Allora, caro Ceriscioli, ti va per una volta di giocare a carte scoperte? Io non mi sottraggo certo dal dibatti sull'ospedale unico, ma prima c'è il rispetto per i sindaci e da lunedì invierò lettere a tutti i primi cittadini del Piceno con la richiesta di indicare il luogo più idoneo nel proprio territorio che ritengono idoneo alla realizzazione dell'ospedale unico del Piceno.
L’incompleto riassetto delle reti cliniche, il problematico decollo degli ospedali di comunità, i ritardi sul potenziamento della rete delle Case della Salute, il difficile raccordo tra ospedali e servizi territoriali, il mancato coordinamento tra Enti e Aziende, sono aspetti su cui, a nostro avviso non si riflette abbastanza.
Il primo esito dell’algoritmo è servito per trovare la porzione baricentrica di territorio. Una lettera della Regione ai sindaci che dovranno rispondere entro il 5 febbraio. Le sette località nei comuni di Ascoli Piceno, Castel di Lama, Colli del Tronto, Maltignano, Monsampolo del Tronto, Monteprandone e Spinetoli.
Castelli: 'Allora la mia posizione è evitare di giocare al Sudoku o al cruciverba, come vorrebbe Ceriscioli. Spacca e Mezzolani nel piano socio sanitario 2012-2014 avevano detto che per il potenziamento dell'offerta di salute verso il sud delle Marche la regione avrebbe prima integrato di servizi e le funzioni degli ospedali, cosa che è successa, e successivamente costituito l'Azienda ospedaliera e quindi unificato i due plessi. Rispetto a questo tracciato, caro Luca Ceriscioli, intendi dare la tua conferma o intendi invece proporre un'alternativa?"
Castelli: 'I bandi per assumere medici dell'emergenza vanno deserti. Il dr. Loria fino ad oggi è impegnato a formare a ciclo continuo nuovi medici che una volta assunti requisiti di rilievo se la filano via dalla trincea per approdare ad altri reparti, quelli per così dire più vivibili, senza stress dovuto ad aggressioni, litigi, file d'attesa innominabili'.
Occorre potenziare contemporaneamente la sanità sul territorio e naturalmente occorre intervenire anche sugli ospedali esistenti fino al funzionamento del nuovo nosocomio.
La Regione Marche intende confermare la decisione di istituire l’azienda ospedaliera Marche SUD subordinando l’unificazione dei plessi ospedalieri di Ascoli Piceno e San Benedetto?
Con quali risorse e per quale ammontare, intende garantire la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero unificato?
'Tutte noi ci chiediamo quale sia la motivazione di una scelta che, in un panorama sanitario che mostra numerose carenze, oggettivamente va a turbare un servizio che, al contrario, ha sempre rappresentato un’eccellenza del nostro territorio'.
Questo comporterà, a mio parere, un evidente cambiamento dell'operatività dello stesso, che può soffrire in termini di numero di adesioni e liste d'attesa più lunghe.
Si occupava fino a due giorni fa dello screening del tumore del collo dell'utero. Un servizio che in pratica ha fatto nascere.
Le propste: potenziare il Mazzoni di Ascoli con 50 milioni e fare un ospedale nuovo a San Benedetto. Oppure creare l'Azienda ospedaliera o, magari, riformare l'Asur con il ritorno alle aziende sanitarie locali. Da ultimo dare autonomia giuridica alle Aree vaste.
maria Calvaresi: 'La situazione che si respira al distretto di San Benedetto del Tronto è insostenibile'
I certificati di esenzione per reddito (codici E01, E03 ed E04) rilasciati a seguito di autocertificazione agli assistiti di età uguale o superiore a 65 anni che riportano quale data di fine validità il 31 marzo 2018 conservano quindi la propria validità fintanto che permangono le condizioni di status e reddito autocertificate. Non dovranno più recarsi agli uffici delle Aree Vaste.
Al fine di agevolare l’utenza, è stabilito che l’ASUR provveda alla sottoscrizione di specifiche convenzioni con i Laboratori odontotecnici per la fornitura di protesi a costi sociali
Ceriscioli: 'I numeri testimoniano l’impegno mantenuto da parte dalla Giunta di accrescere il numero dei dipendenti del servizio sanitario garantendo così una migliore qualità del servizio per i cittadini ed una organizzazione più efficiente del lavoro a tutela dei pazienti e dei professionisti'.
Dobbiamo lamentare che siamo ancora in attesa di conoscere dalla Regione il piano delle stabilizzazioni mentre non è stato ancora completato il programma di superamento del precariato riferito alla precedente normativa ed avviato, ma ad oggi non ancora completato, con la Delibera della Giunta Regionale n° 247 del 2016.
Venerdì 13 aprile ore 17.00 presso la Palestra Medicina Fisica e Riabilitativa dell'Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno
Arrigoni: 'Di fatto si tratta di gettare la spugna nei confronti dei privati! Ceriscioli ed il PD regionale, non essendo riusciti a migliorare l’assetto organizzativo e gestionale delle strutture sanitarie marchigiane, nonostante le innumerevoli nomine di dirigenti, le tante chiusure'.
Ceriscioli: 'Restringe le opportunità al privato già previste dalla normativa nazionale. Quella delle Marche sarà sempre una sanità pubblica'.
La vicenda non meraviglia più di tanto, visto che da quasi tre anni le Marche hanno un governatore che si tiene ben stretta la delega alla sanità strizzando ripetutamente l’occhio ai privati a scapito del pubblico.
Perché di fronte ad una popolazione che invecchia, ad una povertà sempre più palese nella nostra società Ceriscioli non investe risorse per pagare le prestazioni aggiuntive ai medici che stanno lavorando nel pubblico? E' così che si abbattono le liste d'attesa non con le chiacchiere.
Resta comunque l’obbligo di comunicare tempestivamente eventuali variazioni del proprio reddito qualora comportino la perdita del diritto di esenzione.