Ascoli - “Quello che si attua attraverso la
nostra mensa scolastica in realtà è un forte atto di di fiducia da
parte delle famiglie di Ascoli – ha detto il sindaco Guido Castelli
- che ci affidano la salute dei propri figli e questo per noi è una
grande responsabilità alla quale rispondiamo prendendoci a cuore la
qualità e la cura del cibo che i ragazzi assumono nelle nostre
scuole”.
“Tutti i prodotti che sono nel menù sono
biologici – assicura l'assessore Massimiliano Brugni – perché
nelle nostre scuole ci sia il rispetto assoluto degli elementi che ci
indica la Dieta Mediterranea che fa parte a pieno titolo della
cultura del nostro territorio e delle nostre famiglie”.
Solo parole? Bene, l'assaggio del nuovo menu, che fin da ora sarà somministrato nelle scuole comunali ascolane, è un atto di trasparenza dell'amministrazione comunale per genitori, insegnanti associazioni di consumatori e alcuni giornalisti chiamati verificare gli annunci.
Posso solo dire che se ci fosse la possibilità di avere a disposizione una macchina del tempo scalerei volentieri il calendario degli anni giusti per tornare alle elementari (la primaria di oggi) perché, per me che sono un iscritto Slow Food, i bambini ascolani hanno ha disposizione un menù degno di un ristorante “stellato”.
Ma come in ogni cosa gli atti democratici che hanno portato alla scelta degli alimenti del menù ha comportato che genitori, insegnanti e specialisti della nutrizione, come la dr. Benedetta Rosetti (Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione (S.i.a.n.) dell'Area Vasta 5) dessero il proprio contributo.
“Di fatto – dice Dino D’Intino,
presidente della Commissione mensa del comune di Ascoli Piceno - si
tratta di un processo culturale perché i nostri figli non vadano
incontro a patologie come l'obesità”.
Quella della formulazione del nuovo menù scolastico tuttavia è una sperimentazione che potrà avere i correttivi necessari. Un fatto è certo: occorre lavorare sugli insegnanti per un processo culturale così importante giunga ai ragazzi e alle loro famiglie. Ci deve essere una coerenza tra ciò che si mangi a scuola e quello che accade in casa in fatto di alimentazione.
C'è un adagio che dice “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei). Potremmo parafrasare e dire “Dimmi cosa mangi e ti dirò come diventerai”.
E' ormai assodato scientificamente che l'alimentazione sbagliata produce importanti patologie.
E se una pianta ha bisogno del classico bastone per crescere diritta, così l'organismo di un bimbo ha estrema necessità di essere educato a mangiare cibi sani, magari a chilometro zero, che gli diano una prospettiva di vita altrettanto sana.
E' una cruciale scelta etica quella dell'alimentazione perché quella sbagliata produrrà senza dubbio alcuno danni alla società dal punto di vista umano, economico e culturale.Intanto si avvia un'attività di comunicazione come quella dell'Isc di Monticelli che sabato 19 novembre 2016 alle ore 9:30 informa che si terrà, presso la sala Auditorium dell’I.S.C. “don Giussani”, un incontro con i medici A.S.U.R. Servizio SIAN e il Presidente Commissione Mensa che illustreranno il nuovo menù introdotto nelle mense scolastiche. I genitori degli alunni iscritti al servizio di ristorazione scolastica sono invitati a partecipare.
Potrete verificare i menu che alleghiamo e trarre voi stessi conclusioni che potrete inviarci o inviare ala Commissione mensa.