Avevano aperto una vera e propria attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo haschish e marjuana, infatti nei parcheggi di alcuni supermercati della zona, mentre ignari cittadini andavano a fare la spesa, altri giovani andavano dai loro fornitori a rifornirsi di stupefacente
Gli uomini della Squadra Mobile ascolana, diretti dal dr. Roberto Di Benedetto, erano sulle tracce del latitante dal 23 gennaio scorso quando, nell'ambito delle operazioni antidroga "Medusa" e "Uncharted", Esmail Esstak era sfuggito all'arresto nascondendosi nelle campagne casertane
Traffico illecito di 7.000 tonnellate di rifiuti ferrosi, frode fiscale per 2 milioni di euro e Indebita percezione del reddito di cittadinanza. 70 imprese irregolari.
La GDF e ADM di Ancona sequestrano in porto oltre 58.000 kg di rifiuti speciali ecotossici che due differenti società italiane, entrambe con sede legale in Lombardia, tentavano illecitamente di importare dall’Albania.
Perquisizioni e sequestri in Lussemburgo, Roma e Ascoli Piceno. Denunciate 6 persone – recuperi di beni. All’attivo fallimentare per 70 milioni di euro.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, infatti, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un sindacalista per il reato di 'Truffa ai danni dello Stato', consentendo l’avvio delle procedure di confisca di quanto dallo stesso indebitamente percepito, in oltre 8 anni, dall’I.N.P.S., per circa 103.000 euro ed il conseguente 'blocco' di futuri benefici pensionistici.
Consentivano l’accesso abusivo ai canali Mediaset Premium e Sky
Si tratta di Nunzio Gaetano Miceli, 57 anni. Sequestrata dalla Guardia di finanza la sede della società di ingegneria Tecnass Srl
G.diF. e ADM Ancona: arrestato in flagranza di reato per traffico internazionale di stupefacenti un cittadino comunitario in procinto di imbarcarsi nel Porto di Ancona. Sequestrati oltre 163 kg di stupefacente.
La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno ha eseguito una complessa indagine di Polizia Giudiziaria relativa al fallimento di una società di trasporti operante nel teramano.
Il sequestro eseguito dalle Fiamme Gialle è scattato in conseguenza dell’accertamento di precise responsabilità in capo a quattro persone, soci e membri del Consiglio di Amministrazione, denunciate a vario titolo all’Autorità Giudiziaria per 'Bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata' e 'Bancarotta preferenziale'.
Un impegno volto a salvaguardare la salute, l’incolumità e la sicurezza dei consumatori, diretto anche a restituire competitività e legalità al mercato, nel consolidamento delle prerogative di polizia economica e finanziaria esercitate dal Corpo a tutela dell’economia legale e degli imprenditori onesti.
Coinvolto un imprenditore cinquantatreenne, riconosciuto responsabile dell’immissione in vendita, all’interno del proprio esercizio commerciale, di un notevole quantitativo di articoli non rispondenti ai dettami del 'Codice del Consumo', in quanto risultati sprovvisti delle informazioni minime identificative del prodotto.
In particolare i primi due, fratelli, erano gli organizzatori del traffico di sostanze, utilizzando l’aiuto di un terzo connazionale, al momento ricercato, sia per il trasporto dall’hinterland milanese all’ascolano, che per la vendita a dettaglio.
Una strutturata organizzazione utilizzava società fittizie con sede localizzata nella Repubblica di San Marino per trasferire all’estero utili sottratti a tassazione in territorio italiano
Ora il prosieguo dell'inchiesta, in collaborazione con la Mobile partenopea, sarà volto a verificare quale fosse la mente dell'organizzazione a Napoli.
Sequestrati due terreni, una villa ed un fabbricato siti nella provincia di Teramo e altri beni di significativo valore, tra i quali orologi di pregio e autovetture, per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro
Il Gruppo della Guardia di Finanza di Fermo, nell’ambito dell’operazione “tempi supplementari”, ha eseguito un sequestro preventivo di circa 1,7 milioni di euro sui conti correnti di un’azienda del fermano, operante nel settore alimentare.
I beni appartengono ai rappresentanti di una società e due associazioni sportive di Urbino, operanti nel settore della pallavolo femminile
La merce veniva ceduta solo cartolarmente dalle società “fantasma” italiane a quella fermana con la pratica del cosiddetto “sotto-costo”, ossia ad un prezzo inferiore a quello di acquisto dai fornitori tedeschi