Ancona - “Sanità, bene comune”: è il titolo dell’indagine lanciata da CGIL, CISL, UIL Marche per conoscere e approfondire come i nostri iscritti, e più in generale, i cittadini valutano il sistema sanitario pubblico, se ricorrono a servizi e prestazioni sanitarie private e quale spesa sostengono per la propria salute.
L’indagine viene condotta attraverso la compilazione di questionari anonimi che verranno distribuiti e diffusi nei luoghi di lavoro, nelle sedi sindacali, nei luoghi di aggregazioni e sono disponibili anche nei siti di CGIL, CISL, UIL.
I risultati dell’indagine saranno utili per supportare la vertenza sulla sanità e il confronto con la Regione sul nuovo Piano Sanitario. Infatti, i risultati di quest’indagine saranno portati all’attenzione delle Istituzioni regionali preposte alla programmazione delle politiche sanitarie e alla gestione dei servizi.
Con il questionario, si vuole sondare la percezione dei cittadini marchigiani sul Servizio Sanitario Regionale, anche in relazione alle loro condizioni economiche e al ricorso ai servizi sanitari privati.
In particolare, si chiede agli intervistati di indicare a quali prestazioni sanitarie private hanno fatto ricorso nell’ultimo anno, tra visite specialistiche, prestazioni diagnostiche, ricoveri ospedalieri o assistenza domiciliare. Si cerca, poi, d’ indagare per quali motivazioni gli intervistati e le loro famiglie hanno fatto ricorso a prestazioni sanitarie private, se per tempi di attesa più ridotti, maggiore facilità di accesso o migliore flessibilità negli orari. Si chiede, inoltre, a quanto ammonta la spesa familiare per prestazioni sanitarie private.
Il tema di quanto spende ogni famiglia per consumi o servizi sanitari è particolarmente significativo ed è importante soprattutto sapere quante persone rinunciano a curarsi per motivi economici.
Si cerca, poi, d’ indagare come lavoratori, pensionati e cittadini in genere valutano il sistema sanitario pubblico: dagli ospedali al sistema di emergenza-urgenza e pronto soccorso, dai medici di famiglia ai servizi ambulatoriali specialistici, dalle residenze protette alle case della salute, almeno dove queste esistono.
Si chiede, poi, agli intervistati cosa secondo loro occorrerebbe fare per migliorare la sanità pubblica: ridurre le liste di attesa, abolire o ridurre i ticket, qualificare l’offerta ospedaliera, diffondere nel territorio le case della salute, potenziare l’assistenza domiciliare, l’integrazione tra servizi sanitari e servizi sociali, la prevenzione, la telemedicina.
Si invitano tutti ad aderire all’iniziativa compilando il questionario affinché si possa conoscere l’opinione e il contributo del maggior numero di marchigiani e marchigiane.
Questo questionario sarà diffuso il più possibile affinché lavoratori, pensionati e cittadini tutti possano sentirsi coinvolti e partecipi di scelte strategiche come quelle che riguardano la loro salute.