La buona notizia è che il meteo altalenante ha impedito gli attacchi della mosca olearia e questo significa che l’olio marchigiano sarà di qualità elevatissima.
Ancona - Rappresenta l’1% della produzione
nazionale eppure l’Olio extravergine di oliva delle Marche, Dop e
Igp, è considerato, per qualità e caratteristiche organolettiche,
uno dei migliori d’Italia al pari dei rinomati oli toscani o umbri.
Se ne è parlato ieri all’Oleoteca del Villaggio Coldiretti di Roma
dove si è tenuto l’incontro “Alla scoperta degli oli evo delle
Marche” con degustazione guidata delle migliori produzioni
regionali.
Nella Giornata dell’Olio marchigiano al
Villaggio sono state anche diffuse le previsioni sulla produzione
2018. Nelle Marche, secondo un’elaborazione Coldiretti su stima
Ismea, è previsto un calo di produzione di circa il 40%. Il gelo a
cavallo tra febbraio e marzo e le violente grandinate estive hanno
attaccato le piante proprio nella loro fase vegetativa decimando il
raccolto: si prevedono 3.272 tonnellate contro le 5.453 del 2017.
La buona notizia è che il meteo altalenante ha impedito gli
attacchi della mosca olearia e questo significa che l’olio
marchigiano sarà di qualità elevatissima. Secondo un'analisi
Coldiretti su dati Istat, le aziende olivicole nelle Marche sono
circa 22 mila su una superficie di circa 10 mila ettari di oliveti,
di cui 2.562 votati alla produzione biologica (+13% rispetto all’anno
precedente). In generale è tutta la produzione italiana in calo
(-38%). Per il settore l’Unaprol ha chiesto il rifinanziamento del
piano olivicolo nazionale (Pon).
“Un’esigenza – dicono
da Coldiretti Marche - per recuperare il deficit italiano con il
piano che prevede di aumentare nei prossimi 4 anni la superficie
coltivata da poco più di un milione di ettari a 1,8 milioni di
ettari, anche con l’incremento delle aree irrigue con tecniche
innovative di risparmio idrico. Si tratta di potenziare una filiera
che, nelle Marche, può contare su oltre 20 varietà di olive
autoctone, un grande tesoro di biodiversità da tutelare e
promuovere”.