Al Sol&Agrifood altri 19 espositori. Premio 'Benemerito' all’azienda Staffa di Staffolo. Ceriscioli: 'Verona vetrina della qualità marchigiana'. Casini: 'Rafforziamo la nostra immagine e promuoviamo le nostre produzioni'.
Ancona - Nell’anno del 50° anniversario della
Doc (Denominazione di origine controllata) del Rosso Piceno e del
Verdicchio dei Castelli di Jesi, le Marche confermano la tendenza
consolidata negli ultimi anni: Bianchi di punta (Verdicchio, Pecorino
e Passerina in testa), 20 denominazioni autoctone dalla forte
identità territoriale, biologico in crescita (seconda regione in
Italia per l’incidenza del BIO sul totale della superficie vitata).
Sono ancora queste le carte vincenti delle Marche del vino
alla 52a edizione di Vinitaly, in programma, a Verona, dal 15 al 18
aprile. Parteciperanno con 141 aziende: 67 presenti in stand singoli
tra i vari padiglioni, 74 nell’area della Regione Marche
(padiglione 7, C6/7/8/9), coordinata assieme ai due Consorzi
regionali (l’Istituto marchigiano di tutela vini con 59 aziende e
il Consorzio Vini Piceni con 15 aziende). La “collettiva” della
Regione schiera 258 etichette che verranno presentate, nella Terrazza
Marche, alla libera degustazione degli operatori.
Un
successo, questa iniziativa, che ogni anno conferma la positività
della proposta, segnalata dalla grande adesione sempre registrata. E
a Verona la società agricola la Staffa di Staffolo verrà insignita
con il Premio “Benemerito della Viticoltura 2018” Intitolato ad
Angelo Betti. Il riconoscimento va ai benemeriti della
vitivinicoltura italiana, su indicazione delle Regioni. Le Marche
hanno segnalato la giovane azienda, realtà artigianale che si
sviluppa su sei ettari di vigneto, agricoltura di ispirazione
naturale vigneti maturi, una grandissima passione per l’agricoltura
rispettosa dell’ambiente e per il buon vino. Vinitaly non è però
solo vino, ma anche olio: al Salone internazionale dell’olio e
dell’agroalimentare di qualità, le Marche, al padiglione C,
saranno presenti con 19 espositori.
Per l’olio extravergine
Igp Marche, che ha guadagnato il logo di identificazione geografica
protette dell’Unione europea nel 2017, si tratta di una “prima”
eccezionale per proporre il meglio della produzione oleicola locale,
dal momento che il marchio coinvolge il 76% della superficie
regionale e le principali aree olivicole. Il Vinitaly, secondo il
presidente della Regione Luca Ceriscioli, “rappresenta un evento
significativo per rafforzare l’immagine di qualità delle Marche. È
una tappa importante della promozione internazionale perché la
vocazione di tutte le imprese è quella di guardare fuori dal Paese,
laddove esiste un’attenzione particolare per i prodotti di qualità.
Sosteniamo questo percorso con iniziative mirate e la partecipazione
agli eventi più prestigiosi, come il Salone di Verona”.
Qualità
e legame con il territorio “saranno il nostro biglietto da visita a
Verona - ha sottolineato la vicepresidente Anna Casini, assessore
all’Agricoltura - Con due anniversari, Verdicchio dei Castelli di
Jesi e Rosso Piceno, e una prima assoluta, olio Igp Marche, abbiamo
l’opportunità di esporre al grande pubblico le nostre eccellenze
su un palcoscenico prestigioso. Coglieremo l’occasione per
rafforzare la nostra immagine e promuovere le nostre produzioni”.
Casini ha anche ricordato che al Vinitaly dello scorso anno
le Regioni hanno consentito di destinare alle zone terremotate il 3%
della propria dotazioni dei Psr, invece del 2% concordato. “Questa
decisione ha portato alle Marche 159 milioni di euro di solidarietà.
A distanza di un anno, la rimodulazione delle risorse è stata fatta,
l’Europa ha validato il programma e i bandi sono in pubblicazione.
Ne approfitto anche per precisare che la gestione dei 18 milioni per
le strade interpoderali può essere in capo ai comuni qualora ne
manifestassero la volontà. A Verona, insomma, ribadiremo anche il
nostro impegno per la rinascita delle aree devastate dal sisma”. Il
dirigente del servizio Agricoltura, Lorenzo Bisogni, ha ripercorso
gli investimenti a favore del settore enologico marchigiano sostenuti
con le risorse del Programma di sviluppo rurale che hanno consentito
di elevare la qualità dei vini marchigiani. Il dirigente del
servizio Internazionalizzazione Riccardo Strano ha anticipato
iniziative promozionali in Giappone per promuovere l’export dei
vini marchigiani.
Il programma
Per celebrare al meglio i due cinquantesimi, sono state programmate una serie di iniziative. Si parte domenica 15 aprile con il taglio del nastro (ore 12.30) e la prima delle tre degustazioni targate “100% Marche” (domenica ore 15.00, martedì ore 10.00 e 15.00), con sei Verdicchio dei Castelli di Jesi e sei Rosso Piceno sotto la lente di Michaela Morris, firma di Decanter, Meininger’s e Quench, e di Carlo Cambi, giornalista, autore tv ed esperto di enogastronomia.
Sempre sul fronte dei tasting, vanno in scena lunedì le degustazioni clou sulle due denominazioni, guidate da due tra i massimi esperti internazionali di vino: il direttore scientifico della Vinitaly International Academy e senior editor di Vinous, Ian D’Agata, e Filippo Bartolotta, il giudice di Decanter Magazine che lo scorso anno ha fatto da sommelier ai coniugi Obama in Italia. Il primo presenta i dieci grandi Verdicchio che hanno contribuito a rendere l’autoctono marchigiano il vino bianco fermo più premiato dalle guide italiane (ore 11.30, Palaexpo – sala Argento 2), mentre è Bartolotta a firmare la regia di “Sostenibile con gusto”, la degustazione dedicata ai campioni del Rosso Piceno (ore 15.30, Palaexpo – sala Argento 2).
Due survey (indagini) su vini biologici e sulle nuove tendenze dei consumatori italiani sono al centro del convegno in programma per lunedì 16 aprile (ore 11.00) e realizzato dal Consorzio Vini Piceni in collaborazione con Nomisma Wine Monitor, mentre l’appuntamento “Vino e agroalimentare, la ricetta vincente per il futuro della Regione” (ore 15.00), fa il punto sulla forza trainante del binomio vino-cibo nella promozione del territorio, a partire anche dall’esperienza di Food Brand Marche e dalla case history del Verdicchio. Un’anteprima sul tema food & wine, “Old but Gold” è l’appuntamento riservato alla stampa della domenica sera, una cena vintage a tempo di Verdicchio per celebrare i 50 anni della denominazione con cinque piatti iconici degli ultimi cinque decenni della cucina italiana interpretati da Errico Recanati. E nei quattro giorni di manifestazione sarà sempre lo chef stellato del ristorante Andreina a firmare le proposte gastronomiche dello stand marchigiano, uno spazio collettivo di oltre 1000mq con una mega-terrazza dedicata anche agli assaggi liberi.
Dati statistici
Con 20 denominazioni (15 Doc e 5 Docg) e un’indicazione geografica tipica (Igt), le Marche del vino esprimono oggi un fatturato di quasi 150 milioni di euro, contano oltre 14.000 aziende con una superficie media di 1,23 ettari ciascuna e 17.000 ettari complessivi di vigneto a livello regionale. La produzione 2017 ha contato su quasi 30 milioni di bottiglie di etichette a denominazione di origine. Vinitaly è la più grande manifestazione internazionale dedicata al comparto vino per area espositiva (183 mila mq di quartiere fieristico interamente sold out) e presenza estera. Per la sua 52a edizione, in programma dal 15 al 18 aprile a Veronafiere, sono attesi nella città scaligera oltre 4.300 espositori da più di 30 Paesi, delegazioni commerciali provenienti da 58 Paesi e 128 mila visitatori.