L'oliva Dop del Piceno può generare un'economia di 40 milioni di euro

L'oliva Dop del Piceno può generare un'economia di 40 milioni di euro

L'avvocato Fabio Gencarelli ha affermato che l'olio extravergine da oliva tenera ascolana ha tutti i requisiti per ottenere la Dop

Ascoli - Nel corso del convegno nazionale "L'oliva ascolana quale elemento qualificante dl una gastronomia territoriale nella prospettiva dei vasto mercato europeo”, organizzato ad Ascoli Piceno dalla delegazione provinciale dell’Accademia della Cucina Italiana, sono emersi due elementi di rilievo: la possibilità di creare un’economia da 40 milioni di euro e un futuro Dop per l’olio extravergine da oliva tenera ascolana.

L’avvocato Fabio Gengarelli, già dirigente della Commissione Europea ed esperto di diritto agroalimentare, dalle domande scaturite dopo la sua relazione sui vari provvedimenti europei in tema di Dop e Igp, ha affermato che l’olio da tenera picena possiede tutti i requisiti per ottenere la Dop.


 

Leonardo Seghetti, presidente del Consorzio di tutela dell’oliva picena Dop, ha analizzato dal punto di vista storico le qualità di questo frutto conosciuto dall’epoca nella quale i Romani arrivarono nel Piceno, da quello scientifico e salutistico, infine in un quadro di forte rilievo, quello economico che potrebbe essere il futuro legato all’oliva del Piceno.

Se in circa 20 chilometri nella nostra zona industriale troviamo tutti capannoni chiusi – il prof. Seghetti – dobbiamo valutare quale può essere l’impatto economico legato all’oliva ascolana Dop se si investe in questo settore. Oggi il costo medio di un chilo di oliva farcita Dop e di 20 euro e di oliva tenera se ne producessero 10 mila quintali, equivalenti a soli 250 ettari di uliveti, si potrebbero ottenere 20 mila quintali di oliva ascolana Dop per un valore di 40 milioni di euro. Oliva ascolana del Piceno Dop ha anche in sé un forte significato etico, quello di poter redistribuire reddito nella filiera che la realizza: olivicoltori, deamarizzatori, allevatori, farcitori e condizionatori (coloro che vendono con il marchio Dop)”.

E Seghetti ha anche lanciato un appello alla sinergia con altri consorzi agroalimentari per pomuovere complessivamente le eccellenze enogastronomiche del Piceno, vste le casse  affatto milionarie del Consorzio di Tutela dell'oliva del Piceno Dop.

 

Dr. Mario Mauro Mariani (angiologo) ha fatto il punto nella capacità terapeutica di un cibo naturale, sull’importanza di prevenzione da fare con i giovani sul cibo, facendo riferimento a quello che ci insegnano gli ultracentenari presenti nel Piceno, con il caso di Comunanza, uno dei territori con la più alta percentuale di ultra novantenni.

Premiato con una targa del Consorzio di Tutela, a riconoscimento della sua attività decennale per la conquista della Dop per l’oliva del Piceno, il dr. Francesco Lucidi, moderatore del convegno.

Un plauso all’ingegnere Andrea Gentili, per l’organizzazione dell’evento da parte della delegazione provinciale, l’ha fatto il vice presidente nazionale dell’Accademia della Cucina Italiana, Severino Sani.