Importante, in
questo contesto, anche la “Carta del tartufo e della birra
artigianale”, dal titolo “Destinazione gusto”, che
oltre ad indicare le fiere nazionali del tartufo e gli altri luoghi
dove gustare il pregiato tubero, presenta le produzioni dop del
territorio (prosciutto di Carpegna, olio Cartoceto e Casciotta di
Urbino) e gli 8 birrifici artigianali, indicando anche cosa
c’è da vedere nei dintorni.
“A livello nazionale
– ha aggiunto Minardi – si sta muovendo un turismo legato
alla birra artigianale. Visto che il territorio vanta ben 8 birrifici
artigianali, abbiamo voluto dare continuità al progetto messo
in campo da Apecchio con l’associazione ‘Apecchio
città della birra’ realizzando questa guida ma anche un
‘videotour’ alla scoperta dei birrifici, progettato da
Emanuela Rossi, Emanuele Lucarini e Gianluca Murgia, con riprese e
montaggio di Filippo Biagianti”.
Il dirigente del Settore Turismo della Regione
Marche Pietro Talarico ha sottolineato come, anche in
questo periodo di crisi, le Marche abbiano fatto registrare buoni
risultati sul versante turistico, con un incremento annuale di
presenze estere. “Abbiamo lavorato con tutti i territori per
capire le diverse esigenze e farle confluire in un unico brand,
‘Destinazione Marche’, con i vari ‘cluster’ di
prodotto.
Mare, entroterra, gusto, outlet, spiritualità sono i
cinque versanti su cui si è operato, promuovendo le Marche sui
social, nelle fiere estere più importanti, incontrando
giornalisti e tour operator, creando grandi eventi di sistema,
destagionalizzando il turismo”.
Il ruolo del web nella promozione è
stato sottolineato anche dal responsabile dell’Ufficio Turismo
della Provincia Ignazio Pucci. “In un mese il
sito dedicato a ‘Tartufo che vacanza’ ha avuto 20.245
visite, il 50% delle quali attraverso tablet e cellulari, segno
dell’interesse da parte di un target giovane e
tecnologicizzato”.