Slow Food picena pone al centro del tavolo la 'regina' mela rosa

Slow Food picena pone al centro del tavolo la 'regina' mela rosa

Per celebrare il Presidio una cena da raccontare a Comunanza a base di mele rosa dei Sibillini

Che la serata sarà di partcolare qualità è convalidato dai vini che sono stati scelti per libare: si tratta del nettare in bottiglia dell 'Azienda Velenosi'.
Altra leccornia ad elevare la serata sarà la confettura di Mela Rosa dei Monti Sibillini prodotto biologico dell'azienda Le Spiazzette

 

Il menu della serata

 

L'analisi sensoriale

le Mele Rosa dei Monti Sibillini, eccellenza gastronomica da preservare e valorizzare per le sue qualità organolettiche e nutritive, oltre che per il valore simbolico che hanno acquisito nelle zone di produzione.
Le Mele Rosa dei Monti Sibillini rappresentano infatti il prodotto tipico del territorio dei Sibillini che maggiormente è riuscito ad identificarsi come tale e ad ottenere anche importanti riconoscimenti. 

 
La Mela Rosa dei Monti Sibillini ha delle caretteristiche peculiari che ne decretano l’originalità. Queste mele sono infatti piccole, irregolari, con un peduncolo cortissimo e leggermente schiacciate. Il colore delle Mele Rosa è tendenzialmente verde con sfumature che vanno dal rosa al rosso e all’arancione. La polpa è zuccherina e leggermente acidula mentre il profumo è intenso e aromatico.
 
con  l'analisi sensoriale si evidenziano i seguenti aspetti:
-le sensazioni tattili quali: la consistenza (gommosità-farinosità-spugnosità-granulosità), la croccantezza, la succosità, la masticabilità;
-le sensazioni gustative quali: la dolcezza e l’acidità (salinità e astringenza);
-l’aroma tipico della mela quale: sensazioni retro olfattive caratteristiche della mela, tipiche del prodotto fresco. tipo erbaceo, fieno, pula di grano, legno seccorosa, floreale e altro.
durante il laboratorio del gusto si servirà un piatto con  spicchi di mela appartenenti ad altrettanti tipi di mela diverse e un foglio su cui annotare le impressioni e le  note rispetto appunto ai vari tipi di mele che saranno proposte: 
1.       Golden Delicious : forma tondeggiante, buccia colore giallo, polpa croccante e compatta, sapore dolce leggermente acidulo, buccia sottilissima;
2.       Granny Smith: buccia verde intenso e consistente, dal sapore aspro ed erbaceo,  polpa croccante;
3.       Royal Gala: buccia rosso intenso con venature giallo chiaro, polpa soda e croccante, sapore dolce leggermente aspro, succosità bassa  e profumo floreale e un po’ farinosa;
4.       Fuji: forma tondeggiante, buccia colore rosato, polpa croccante e succosa, sapore dolce, ricca di fruttosio;
5. Pink lady: Succosa, croccante, acidula, zuccherina,  profumata
5.       Mela Rosa dei Monti Sibillini: lo spicchio più piccolo! si ossida di più rispetto alle altre (se si guarda bene si nota benissimo) perché ha più flavonoidi, ha una buccia spessa, un’acidità importante, discreta croccantezza, morbida e amabile, leggera astringenza e aroma floreale o fieno, erbaceo o pula di grano. note che altre mele non hanno.
le mele  sono dei frutti climaterici cioè continuano il loro processo di maturazione anche dopo essere stati raccolti perché hanno una grande quantità di etilene, un ormone vegetale che le porta a maturazione e questo tempo più o meno lungo dipende anche da come respirano perché maggiore è la velocità di respirazione, minore è la vita del vegetale reciso. la respirazione rappresenta il metabolismo della pianta, che consuma ossigeno per produrre energia, acqua e anidride carbonica, oltre ad altre sostanze. la velocità di respirazione dipende da diversi fattori. i più importanti sono la temperatura, la luce, la concentrazione di ossigeno dell'atmosfera, l’umidità, la presenza di stress (come gli urti). la velocità di respirazione della frutta si può rallentare agendo su questi fattori, soprattutto sulla temperatura e sulla concentrazione di ossigeno dell'atmosfera.  le mele che troviamo nei supermercati, per continuare il loro processo di maturazione tutto l’anno vengono raccolte prima e per conservarle l’uomo interviene abbassando la temperatura e agendo su altri sistemi. ci perdiamo un qualcosa che ci allontana dalla natura.  in più se si è vista la puntata di Report che è andata in onda nel mese di novembre, è venuto fuori che gran parte dei semi nel mondo appartengono a delle società multinazionali della chimica. quindi le mele possono anche arrivare da altre parti della penisola  ma le piante non appartengono agli agricoltori. sono in affitto e debbono rispettare un rigido disciplinare dei proprietari, quelli che le hanno brevettate. gli agricoltori non sono padroni dei semi. è come se avessero in prestito una pianta sul proprio terreno. è come tornare alla mezzadria e cioè lavorare più per gli altri che per se stessi. semi con copyright!
invece la Mela Rosa dei Monti Sibillini oltre ad essere piena di proprietà salutistiche e nutrizionale appartiene da sempre ai nonni, bisnonni e avi dei Sibillini ed è un marchio da salvaguardare, una ricchezza del territorio da portare avanti implementando la produzione, operando con delle filiere in modo da aumentare la quantità da vendere e creando così nuova occupazione!