A Spelonga ritorna Festa Bella, si rievoca la Battaglia di Lepanto

A Spelonga ritorna Festa Bella, si rievoca la Battaglia di Lepanto

Festa per un mese circa dal 4 agosto al 1° settembre. L'albero maestro è alto 40 metri

Si svolge ogni tre anni forse perché dalla Scuola Pitagorica ai Cinesi il 3 è considerato un numero perfetto. Ci sono persone che ogni tre anni tornano dall'Australia per partecipare a questa rievocazione.

Al centro di Spelonga verrà ricostruita una nave e al centro di essa quest'anno verrà issato un albero maestro di 40 metri.
Di cosa si tratta? Ecco la spiegazione.

Si narra che il 7 ottobre 1571 venne combattuta, nel golfo di Lepanto, la più importante battaglia nella storia della marineria a remi. Si scontrarono potenze navali cattoliche e turche: è quella che viene definita l’ultima crociata.
Questa battaglia fu la prima grande vittoria di un’armata o flotta cristiana occidentale contro l’Impero Ottomano e, quindi, ebbe anche un’importanza psicologica dato che fino a quel momento i Turchi avevano vinto tutte le 8 principali precedenti battaglie contro i cristiani.
La tradizione vuole che, tra le flotte cristiane, si imbarcassero circa 150 spelongani. Essi riuscirono anche ad impossessarsi di una bandiera turca posta su una nave nemica (e sempre secondo tradizione fu una donna a strappare da una galea la bandiera ancora sporca di sangue) che è ancora custodita presso la chiesa parrocchiale di Sant’ Agata” - dichiara Don Paolo Bucci parroco e studioso della battaglia. Don Bucci evidenzia la valenza storica della rievocazione, che da anni vanta studi di esperti del settore, tra i quali il CNR e dal centro studi recanatensi.
Recanati infatti, insieme alla laziale Marino, alla croata Krk e Casamicciola di Ischia, sono le città gemellati con Spelonga. Sono unite dallo stesso destino storico di combattenti nella battaglia di Lepanto (l’attuale Nafpakatos).
Com dicevamo sopra, con cadenza triennale si svolge la manifestazione della “Festa Bella” per ricordare, appunto, le gesta dei 150 valorosi della battaglia di Lepanto. La manifestazione, si svolge durante tutto il mese di agosto, e ruota intorno al rito del “taglio dell’albero”.
All’inizio dell’estate un gruppo di esperti boscaioli spelongani si reca nel Bosco del Farneto, sui Monti della Laga, per scegliere un grosso albero, della lunghezza dai 30 ai 40 metri che diventerà l’albero maestro della nave.
Nei primi giorni di agosto, un centinaio di uomini di tutte le età, lascia il paese per recarsi al Bosco del Farneto e li si organizzano le manovre per il trasporto: tutti i presenti guidati da un Caposquadra si dispongono a coppie lungo i due lati del fusto; ogni coppia fissa in profondità, sulla linea dorsale del tronco, un elemento metallico detto “crucche” inserito in un anello di ferro ove si infila una corda molto corta a sua volta legata ad un paletto di legno (“la Stanghetta”) posto trasversalmente all’asse dell’albero.
L’azione contemporanea delle sole braccia di tutti gli uomini delle “coppie”poste a circa 50 cm di distanza l’una dall’altra, sulle “Stanghette” fa si che l’albero giunga trionfalmente a Spelonga dove nei giorni successivi, tutto il paese ne partecipa alla preparazione perché sempre a braccia e con il solo ausilio di funi (con funzione di tiranti) e scale (poste a sostegno e spinta) viene issato al centro della piazza, e in alto vi viene issata la copia della bandiera turca.
Intorno all’albero maestro viene allestita, con legno e rami di abete, la sagoma di una galea che ricorderà per tutto il periodo della festa e fino alla prima domenica di ottobre, lo storico evento.
Negli stessi giorni tutto il paese viene addobbato a festa con decorazioni e realizzazioni varie impiegando principalmente rami di abete.

Terminata questa fase si susseguono varie iniziative e festeggiamenti per tutto il mese:
“Le date fondamentali da ricordare per chiunque volesse partecipare alla manifestazione - dichiara Umberto Quaglia, membro del comitato organizzativo Festa Bella 2013 - sono il 4 agosto con il tradizionale taglio dell’albero, l'11 agosto con il rientro dell’albero al paese, che è visto come momento celebrativo e di grande impatto emotivo della festa, il 17 con l’alzata del palo nella piazza principale del paese e il 25 agosto, giorno di festa ufficiale, con la rituale processione per le vie dei quattro rioni della Madonna della Salute ”.
Di importante rilievo anche le manifestazioni correlate ai festeggiamenti ufficiali:
14 agosto spettacolo teatrale compagnia folcloristica Gli Attoruncoli con “ Trista là casa du la gallina canta e lu gallo tace";
16 agosto III Memorial Pietro Camacci”, Ecotrail sui colli di Serafino, gara podistica nei percorsi famoso personaggio creato dal genio di Pietro Germi e magistralmente interpretato, nello scenario spelongano del 1968, dall’attore e cantante Adriano Celentano, che vanta di un grande riscontro mediatico di appassionati podisti.
19 agosto VI concorso interregionale di poesia estemporanea “Franchi Domenico”, dedicata alla declamazione di poesie da parte poeti popolari che improvvisano e recitano in pubblico le loro poesie in ottava rima (il cosiddetto “canto a braccio”).
21 agosto convegno sulla battaglia di Lepanto, in collaborazione con la fondazione di Lepanto e CNR di Roma.

Piero Celani: “Diamo valenza e risalto alle manifestazioni che hanno un substrato storico come questa, perché sulla loro tradizione si basa la loro forza, perché è la festa che si è costruita intorno all’evento storico, e non il contrario come spesso accade”.
Andrea Maria Antonini: Sono venuto in contatto con la realtà spelongana già durante l’ultima tappa del Festival dell’Appennino 2013, perché è stata la location dove abbiamo concluso la manifestazione: durante una scherzosa riproduzione di una Spelonga dominata dall’impero ottomano, abbiamo già respirato il clima della festa. Una delle manifestazioni più importanti a livello provinciale e regionale per la sua storicitò, ma soprattutto un monebnto di grande socializzazione. E dal punto di vista turistico, un grande biglietto da visita.”

http://www.spelonga.it/