Oggi è stato infatti il giorno della presentazione dei 16 finalisti dell’edizione 2013 di Musicultura, il festival della canzone popolare e d’autore, uno degli appuntamenti più importanti del panorama musicale nazionale e regionale, la cui finalissima è in programma all’Arena Sferisterio di Macerata i prossimi 21, 22 e 23 giugno, a testimonianza dell’importante valore del binomio vino e musica, entrambi due vere eccellenze marchigiane. Ad allietare con intermezzi musicali è intervenuta la cantautrice veneta Erica Boschiero, una delle vincitrici dell’edizione 2012 di Musicultura. Le canzoni dei 16 finalisti selezionati saranno trasmesse sui Radio1 della Rai per essere votate dal pubblico attraverso televoto. Otto di loro (6 scelti dalla giuria e 2 dal pubblico) accederanno alle serate finali a Macerata. Per l’occasione a ciascuno dei 16 finalisti del Festival è stata abbinata una delle denominazioni d’origine del territorio.
Per il vicepresidente di Musicultura, Ezio Nannipieri, “l’idea avuta lo scorso anno di abbinare 16 canzoni doc targate Musicultura a 16 denominazioni tutelate dell’Imt si è mostrata non solo originale ma vincente, tanto è che ci ritroviamo oggi a rinnovarla e a consolidarla con i finalisti di Musicultura 2013. Sedici canzoni con un’anima diventano così ambasciatrici di altrettante denominazioni di qualità marchigiane e insieme vanno incontro al pubblico. Siamo fiduciosi sapranno farsi apprezzare”. “Insieme alla Regione – ha dichiarato il direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni - stiamo promuovendo le Marche a 360 gradi, dai vini alla loro terra, alla musica e alla cultura. Ma l’abbinamento delle denominazioni a Musicultura ha anche un altro obiettivo: quello di educare i giovani al bere consapevole e alla cultura del vino, insegnando loro ad apprezzare le peculiarità di ogni denominazione”.
Nel pomeriggio, spazio invece alla presentazione della 10a edizione della Rassegna nazionale degli oli monovarietali, altro appuntamento di rilievo nel settore dell’agroalimentare, promosso dall’Assam. Anche in questo caso dati significativi: 408 campioni di olio pervenuti da 18 regioni italiane; 82 dalle Marche. Saranno presenti anche ospiti stranieri: Slovenia, Croazia, Grecia, Giappone. Tra le varietà rappresentate: leccino, bosana, coratina, frantoio, ravece, itrana, moraiolo, dritta, casaliva, nocellara del Belice. Tra le marchigiane. L’ascolana tenera, la raggia, coroncina, piantone di Mogliano.
La prima edizione della Rassegna si è svolta nel 2004 con 81 campioni di olio pervenuti, di cui 16 dalle Marche, fino ad arrivare agli oltre 300 del 2008 ed i 408 di questa edizione del decennale.
Infine riflettori puntati sulla trasmissione radiofonica di Radio Rai 2 Decanter: tanti gli ospiti anche oggi alla diretta nello stand delle Marche: il presidente della Commissione Agricoltura dell’UE, Paolo De Castro, il cantante Albano, e l’attore Andy Luotto.
Confortanti i dati sui vini marchigiani, dal Verdicchio al Pecorino (l’emergente dell’anno secondo la ricerca SymphonyIRI per Vinitaly). Merito della qualità, sempre più riconosciuta e premiata dai grandi critici, ma anche dell’export (+ 9,4 % con 50 mln di euro di fatturato nel 2012), che nel primo trimestre conferma il trend positivo, tra il +3 e 5%.
Grandi vini di punta, dall’ottimo rapporto qualità prezzo, e una varietà di autoctoni dalla forte identità territoriale continuano ad essere la carta vincente della regione, apprezzata oltreoceano soprattutto dagli Usa (che assorbono il 60% delle esportazioni) e in Europa da Germania e Inghilterra. Tra i nuovi mercati da conquistare, Russia, Cina e Brasile. Buoni i risultati per il Verdicchio (nel 2012 un fatturato complessivo di 25 mln di euro, + 13,6% sul fatturato 2011, di cui 12 mln provengono dall’estero), ma spiccano anche il Pecorino, vino autoctono che rischiava di scomparire e che sta guadagnando velocemente posizioni, grazie alla recente docg Offida Pecorino, arrivando per il secondo anno consecutivo in testa ai vini “emergenti”, quelli cioè che registrano le migliori performance di vendita in volume nella GdO (+23,8% nel 2012). Un buon +15% anche per le “bollicine”, non soltanto quelle ottenute da monovitigni di Verdicchio ma anche di Passerina e Pecorino oltre che di Bianchello del Metauro e della Vernacchia di Serrapetrona, l’unico vino al mondo a subire tre fermentazioni.