“Se questo è vero - sottolinea il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – è bene che tutti gli operatori del settore alimentare che propongono il crudo sappiano che proprio dallo scorso 5 Luglio il Ministero della Salute ha emesso una circolare in tema in cui sollecita appunto gli operatori del settore ad una corretta gestione del parassita “Anisakis“ invitando dunque gli stessi ad intensificare i controlli sui prodotti della pesca destinati ad essere conservati crudi. “In particolare – aggiunge Fiori - con la predetta circolare il Ministero ricorda che sussiste una normativa Comunitaria che impone che i prodotti della pesca crudi siano sottoposti ad un trattamento di congelamento, con cui vengono uccisi tutti i parassiti vivi dannosi per la salute umana. L’operatore del settore dovrà poi poter dimostrare in caso di controlli che i prodotti siano stati effettivamente sottoposti alla procedura di congelamento e che il trattamento scelto sia efficace”.
“Ma non è tutto – precisa Fiori – poiché l’operatore che acquista o somministra prodotti ittici, già sottoposti al trattamento di congelamento è tenuto ad averne la certificazione dal fornitore, da esibire anche questa in caso di controlli che sicuramente verranno effettuati. Ovviamente il trattamento di congelamento potrà essere realizzato direttamente presso l’esercizio di somministrazione ma in tal caso l’operatore dovrà fornire tutte le garanzie ed assolvere ad alcuni adempimenti, tra cui quello della comunicazione preventiva alle autorità competenti”.
“Procedure dunque piuttosto macchinose – conclude il direttore Confcommercio - sulle quali però il Ministero non intende transigere poiché la presenza di larve vive in prodotti destinati ad essere conservati crudi o quasi, potrebbe comportare rischi per la salute, potendo in tal caso configurarsi anche un’ipotesi di reato”.