Immagini poliedriche surreali grazie ai lavori fotografici di Krims, Tress e di Emiliano Montanari
Un flash totalizzante che illumina immagini poliedriche surreali dai lavori fotografici di Leslie Krims (www.leskrims.com)a quelli di Arthur Tress (www.arthrrtress.com) al video di Emiliano Montanari (http://eyerophany.com). Sarà allestita la mostra con foto capillari – già esposte al MOMA di New York e alla Fondazione Cartier di L.Krims e A.Tress e il video di Emiliano Montanari in anteprima europea.
Di L.Krims saranno esposte le note opere: “ THE STATIC ELECTRIC EFFECT OF MINNIE MOUSE ON MICKEY MOUSE BALLOONS “ del 1968 e “ A MARXIST VIEW ; BARK ART; ART BARK ( FOR ART PARK ); MADAM CURIOUS; A CHINESE ENTERTAINEMENT INVING'S PENS; SOMETHING TO LOOK AT SPOTTING UP SIDE DOWN; HOCCIS'S HERSHEYS; AND FOUR WOMEN POSING “ del 1985 (courtesy Galleria PaciArte contemporanea – Brescia). Leslie Krims occupa un ruolo essenziale e singolare nella storia della fotografia americana. Artista spregiudicato, profondamente al di fuori di ogni regola, da più di trenta anni distrugge tutti gli stereotipi della società americana; ridicolizzando il divertimento popolare e coinvolgendo criticamente ogni aspetto umano. I suoi lavori nascono da un umorismo oscuro, sinistro, spietato, che racconta fantasie e realtà sentite a livello individuale, quanto collettivo. Ritratti fotografici tanto reali quanto trasognati dove il forte umorismo corrosivo ridicolizza i miti impostati della società moderna. Dell' artista americano Arthur Tress, figura di risonanza internazionale, saranno esposte le opere principali (courtesy Galleria PaciArte contemporanea – Brescia). A.Tress fin dagli anni ' 60 porta avanti una ricerca personalissima volta alla demistificazione del dato immaginativo, una sottile e penetrante capacità di visualizzazione ed una spiccata abilità alla ricostruzione scenica, divengono componenti primarie di una fotografia dalle sfumature surreali. In Tress esiste un flusso incessante di sollecitazioni, che viaggiano sul binario della vita e della morte, secondo la costane analisi oggettiva e del suo superamento verso un'arte sentita come riflessione antropologica. Scenari nei quali forme antitetiche, ambigue e grottesche viaggiano tra confini terreni e immateriali, dove la casualità espressiva è completamente abbandonata per adottare un linguaggio descrittivo minuzioso e non casuale, ogni cosa è associata attraverso il meccanismo di una mente sognante. Il Video realizzato dal video artista cinematico Emiliano Montanari, che ha recentemente realizzato un esperimento di LIVE MOVIE con David Lynch per il Netmage Festival di Bologna e che ha collaborato con la curatrice Camilla Boemio a “ Aniconics Icon Killers “ a Roma il 9 Maggio alla realizzazione dell’evento stesso, é l' inedito HONKY TONKY KILL BILL della serie ICON KILLERS (serie iconografica-iconoclastica: Hellywood/Holywood) girato da Emiliano Montanari tra l' uscita di Kill Bill1 e Kill Bill 2 con Bill David Carradine a casa sua a Tarzana L.A. Dove lui parla come se fosse Bill (nel film di Tarantino lo è) raccontando prima che esca la seconda parte, come va a finire il film – dando un immagine inedita di sé sedendosi al piano e suonando il pezzo di Kill Bill. Immedesimazione – fusione tra realtà e finzione. L’aniconismo della serie video-concetto – di riferimento - gioca non solo il significato e l’etimologia del termine come “uccisione dell’Icona immagine” ma gioca anche la violenza e l’ambiguità della morte improvvisa e misteriosa delIe Icone/Star - “morte e trasfigurazione” dell’Icona-immagine. Gioca cioè con il limite “estimo” di quel “fuori più intimo di ogni interiorità” che è il cuore stesso della visione. Limite all’incrocio tra immagine ferma (fermo immagine pittorica) e immagine in movimento, l’immagine multipla ripetuta e mutante dell’audiovisivo. Ecco che l’archetipico atto vouyersitico disvela la profonda nudità aniconica del cuore stesso dell’immagine e della visione. Atto di continua messa a morte e trasfigurazione che si produce nella vibrazione infinita delle onde-immagini, dello spettro luminoso, gli infiniti strati immagine che si sovrappongono componendo l’immagine. Atto aniconico infinito nel cuore dell’icona, solo apparentemente catturata nel suo fermo immagine di Star.
Ecco che l’atto del riprendere o dipingere, l’atto stesso del vedere è tecnicamente e iper-ambiguamente un atto di aniconismo iconoclasta. Un atto di messa a morte e resurrezione metamorfica della forma immagine. Atto criminale-creativo in divenire di ri-morti e resurrezioni , automatico “icon killing “ al quale nessun “vedente o non vedente” sembra davvero potersi sottrarre, perché atto “pre-iconico” costitutivo dell’ atto stesso del vedere. Se ogni artista o videoartista è nel suo atteonico vouyerismo considerabile come un killer di icone-immagini, allora anche ogni spettatore, ognuno di noi, proprio nell’atto di vedere il video o qualsiasi cosa, è tecnicamente un “Icon Killer” .
Come raggiungere la mostra.
Dall' autostrada A14, uscire a Civitanova Marche / Macerata.
Seguire le indicazioni per Civitanova Marche alta. Si consiglia di utilizzare il nuovo parcheggio dell'ex Lavatoio, la circonvallazione delle mura cittadine o il parcheggio del Campo Boario; raggiungere poi a piedi Corso Annibal Caro. Dalla stazione ferroviaria di Civitanova Marche, servizio autobus per Civitanova Marche alta.