Al via “L’altra campagna”, prima festa nazionale del bio

Al via “L’altra campagna”, prima festa nazionale del bio

Merli: «E' necessario un altro tipo di agricoltura»

Il prologo all’inaugurazione pomeridiana si è svolto nella sala consiliare del comune rivierasco con un seminario intitolato "Il biologico nella ristorazione collettiva". A fare gli onori di casa il sindaco Luigi Merli che ha ricordato come egli stesso sia nato come imprenditore agricolo biologico prima di impegnarsi in politica: «Per Grottammare è un onore ospitare la festa che è il riflesso visibile di una convinzione di tutti noi, che cioè un altro tipo di agricoltura sia necessaria, che un altro tipo di mondo sia possibile».
L’intervento dell’assessore all’agricoltura della provincia di Ascoli Avelio Marini è partito da una constatazione: nella Provincia di Ascoli Piceno, ben il 60% della gestione delle mense è dato in gestione ad esterni. Il restante 40%, gestito direttamente dai Comuni, ha solo per un terzo cibi biologici nei propri menù. «Il nostro obiettivo – ha sottolineato Marini - è quello di convertire quante più mense verso il 100% bio e locale, e questo evento vuol essere un modo per confrontarsi e capire come in altre zone d'Italia si è lavorato su questo fronte».
E’ una strada che il comune di Porto Sant'Elpidio sta già percorrendo non senza difficoltà, così come evidenziato dall’Assessore alla Cultura ed Istruzione Renzo Frinquellucci: «Abbiamo creato un comitato mensa composto anche da genitori – ha detto - abbiamo reso più accattivanti cibi che altrimenti non sarebbero stati assaggiati dai bimbi». Con questa opera di sensibilizzazione, rivolta anche alle famiglie, il numero dei pasti forniti è salito in maniera esponenziale.
Tra i relatori intervenuti, Andrea Ferrante, presidente federale dell’AIAB; Paolo Agostini, consulente del Comune di Roma; Vincenzo Cimino, dirigente Regione Marche; Giovanni Faedi, dirigente comune di Cesena; Luciani dell'ANCI MARCHE; Giuliana Agostini, responsabile AIAB ristorazione collettiva. Fari puntati ovviamente sulla ristorazione collettiva, sulle mense biologiche (sopratutto scolastiche), sul come predisporre un capitolato d'appalto e lavorare per una forte attività di educazione alimentare.
 Imperniato sul Piano di Sviluppo Rurale l’intervento dell’Assessore regionale all'Agricoltura Paolo Petrini: «Vi sono parecchie misure “pluriasse” previste per il sostegno dell’agricoltura biologica, un dato che fa della Regione Marche la più generosa in tale ambito. La sfida futura si gioca, in ogni modo, sull’orientamento dei consumi e sui costi di produzione». Insomma, per Petrini la carta vincente è quella di far emergere un bisogno già avvertito dai cittadini attraverso messaggi appropriati.