Questione di forma, una mostra di Iginio Iurilli

Questione di forma, una mostra di Iginio Iurilli

Le forme evocano organismi provenienti dalle profondità oceaniche.

Forme meravigliose con tendenze spiraliformi che evocano organismi provenienti dalle profondità oceaniche.
UN'OPERA DI IGIINIO IURILLIMateriali utilizzati: pigmento, legno, tempera, sabbia, terracotta. Tecniche: altorilievo e bassorilievo.
A cavallo tra naturalia, che indica le meraviglie della natura, e artificialia, concernente gli oggetti creati dalle mani dell’uomo, sono i lavori di Iginio Iurilli che, nel loro insieme, sembrano fornire l’immagine di un’unica interminabile permanente metamorfosi.
Nel mondo sottomarino di Iurilli forme sinuose ed aperte danno vita a motivi plastici di tipo seriale, seguendo quei criteri assoluti che condividono con il principio sistemico della natura stessa. Nella complessità delle forme naturali è infatti presente un ordine nascosto fatto di un’infallibilità pressoché totale. Eppure quest’ordine complesso sembra sempre contenere e celare qualcosa di imprevedibile, e creativo, ovvero quel legame tra le forme della natura e il pensiero cui Goethe si riferiva definendolo “l’enigma sacro”.
Così nella natura disordine e caos sono solo apparenza, perché al contrario essa natura è equilibrio, struttura, regolarità, ripetizione circolare, ciclica organizzazione. Sistema. Sistemico è il gesto artistico di Iurilli che nel creare attraverso i suoi lavori una morfologia della bellezza, sembra attuare al tempo stesso un metodo per conoscere il significato dei fenomeni. Altorilievi e bassorilievi partecipi di un processo cognitivo che fa coincidere la percezione di un fenomeno originario e la sua descrizione.
La scoperta quindi è che ordine e forma sono presenti aldilà di una frontiera convenzionale che sembrava invalicabile e questo vuol dire che si apre la speranza di un rapporto tra uomo e natura meno conflittuale, meno distante, proclive, secondo la visione di Prigogine, a una “nuova alleanza”.