E’ questo il tema della conferenza che si svolgerà domani, 31 maggio 2007, alle ore 9.00, a Pesaro, presso la sala del Consiglio Comunale. L’incontro è stato organizzato dall'Istituto di Geologia e del Centro di Geobiologia dell'Università degli Studi di Urbino, diretto da Rodolfo Coccioni, in collaborazione con la Società Italiana di Geologia Ambientale, con il patrocinio della Regione Marche.
Il principale obiettivo della conferenza è quello di mettere in evidenza che la comunità di esperti e scienziati delle Scienze Geologiche ha un ruolo fondamentale nella valutazione della vulnerabilità territoriale ed ambientale ai cambiamenti climatici e nella proposizione di azioni efficaci che seguano le strategie indicate dalle Nazioni Unite della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
I recenti studi sul sistema climatico hanno messo in evidenza che il clima della Terra sta subendo, soprattutto in questi ultimi decenni, alcuni cambiamenti che potrebbero portare a variazioni profonde e irreversibili sia dell’ambiente che della stessa società umana nei prossimi anni, se le attuali tendenze di sviluppo socio-economico e di uso delle risorse naturali non venissero modificate. Con i cambiamenti del clima si produrranno effetti e impatti di varia entità, alcuni dei quali saranno positivi e benefici ma altri saranno negativi o avversi e alcuni perfino gravi e irreversibili. Le maggiori conseguenze negative saranno subite da quei sistemi ambientali, ecologici, sociali ed economici che sono più vulnerabili ai cambiamenti climatici.
Modererà il dibattito, Giuseppe Gisotti, presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale. Interverranno il giornalista Alessandro Farruggia, Rodolfo Coccioni, Francesco Zarlenga dell’ENEA, Franco Ortolani dell’Università degli Studi di Napoli, Paolo Busdraghi dell’Università degli Studi di Urbino, Daniele Farina dell’Ordine dei Geologi delle Marche, Cristiano Guerra dell’Ordine dei Geologi della Repubblica di San Marino, Leonardo Rossini dell’Assam, Olivia Nesci dell’Università degli Studi di Urbino, Mario Smargiasso e Luigi Diotallevi dell’Autorità di Bacino regionale, Maurizio Ferretti del Centro funzionale regionale della Protezione Civile, Leonardo Polonara del Servizio Difesa e Sicurezza del Mare della Regione Marche.