L’obiettivo continua ad essere la valorizzazione e promozione del patrimonio artistico museale fanese attraverso iniziative che suscitino interesse e curiosità nei cittadini avvicinandoli alle opere e ai luoghi dell’arte che così acquistano vita.
Il prossimo appuntamento si terrà nella Chiesa di San Pietro in Valle domenica 27 maggio alle 17.00, argomento le spoliazioni di opere d’arte a Fano operate da Napoleone. Due le opere oggetto dell’incontro, la Consegna delle chiavi di Guido Reni e San Giovanni alla fonte di Giovan Francesco Barbieri detto Guercino, entrambe collocate, a suo tempo, nella Chiesa di San Pietro in Valle ed oggi al museo del Louvre la prima e in quello di Montpellier la seconda.
L’idea di Giardini è quella di raccontare, lì dove erano a suo tempo collocate le opere, la storia della loro asportazione e ricollocazione in terra di Francia. Per meglio ricreare quell’atmosfera, a beneficio dell’incontro, sull’altare maggiore della Chiesa di San Pietro in Valle verrà riproposta una copia della Consegna delle Chiavi realizzata da Carlo Magini alla fine del ‘700 e conservata ora nei depositi del Museo Civico.
L’occasione darà modo di fare il punto sulle vicissitudini delle opere d’arte requisite nel 1797 durante la prima campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte, opere che contribuirono a formare il patrimonio artistico del Museo del Louvre di Parigi così com’è ai nostri giorni. Successivamente al 1797, nel 1811, vi fu una seconda campagna d’Italia durante la quale furono asportate altre numerose opere d’arte dai luoghi d’origine e trasportate a Milano creando così la Pinacoteca di Brera a immagine e somiglianza del Museo del Louvre.
Nell’incontro Giardini evidenzierà i rapporti di Guido Reni e del Guercino con Fano. Soprattutto per il primo, il cui dipinto fanese oggetto di analisi è datato intorno al 1626, si evidenzierà la particolare tecnica pittorica tendente a rimarcare l’ideale del bello con, ad esempio, i bianchi incarnati quasi algidi. Quello di Guercino invece è un dipinto realizzato nel 1661 che richiama le questioni chiaroscurali, tecnica con cui il pittore di Cento si era da sempre misurato.
Dalla Chiesa Di San Pietro in Valle l’incontro si concluderà al Museo Civico per mostrare al pubblico altri due dipinti di questi artisti, ivi conservati. Si tratta dell’Annunciazione (1621) di Guido Reni realizzata a suo tempo per la Cappella Marcolini nella Chiesa di San Pietro in Valle e l’Angelo Custode (1641) di Guercino per la Cappella Nolfi nella Chiesa di S. Agostino.
Questo tipo di eventi ben si innestano nella vita culturale della città e seguono la linea di altre iniziative. Un modo per dimostrare che l’arte non è fatta di oggetti “inanimati” ma di opere vive che celano dietro un’immagine storie di uomini, di luoghi, di avvenimenti e di grande passione.