Si vuole favorire lincontro e il confronto fra queste tre entità per migliorare i risultati
Si svolgerà mercoledì, il 30 maggio 2007, alle ore 9.30 ed è stato organizzato dal Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza della Regione Marche.
Con questo evento si vuole favorire l’incontro e il confronto fra queste tre entità per migliorare i risultati finora raggiunti con l’informazione e la formazione offerta al mondo della scuola, di fronte a eventi imprevedibili, spesso drammatici, che diventano oggetto di cronaca per i mass media.
Al convegno parteciperà il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, che porterà i suoi saluti, a cui seguirà la presentazione e introduzione del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Michele De Gregorio. I lavori si divideranno in due sessioni: la prima, mattutina, vedrà gli interventi di Marco Dallari, pedagogista all’Università di Trento, su “Mass media, informazione e immaginario”; di Lella Mazzoli, direttore dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino, e di Giovanni Boccia Artieri, presidente del corso di laurea in Scienze della comunicazione di Urbino, su “Fare media – sicurezza e controllo nell’informazione mediale”; di Donata Francescato, psicologa su “A chi vuoi assomigliare da grande? Mass media e genitori a confronto”.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.30, previsti gli interventi del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Gianni Sabbatini Rossetti, su “Raccontare l’emergenza: i giornalisti fra il dovere di verifica e l’esigenza di tempestività”; di Marco Moruzzi, presidente CORECOM, su “I giovani tra vecchi e nuovi media”. Seguirà una tavola rotonda, coordinata dal dirigente scolastico Ebe Francioni, e un laboratorio per studenti in rappresentanza di tutti gli istituti scolastici che hanno aderito al progetto “Alcesti” in tema di protezione civile, coordinato dal dirigente scolastico Marinella Corallini. E’ stato invitato a partecipare il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni.
L’obiettivo da raggiungere con questo convegno è quello di favorire nelle giovani generazioni una cultura capace di sostenere l’urto provocato da eventi imprevedibili, spesso spaventosi, a volte distruttivi, ed attrezzarle nel migliore dei modi possibili di strumenti idonei a contenere gli eventuali danni. Il coinvolgimento dei mass media è importante perché, superato l’effetto della cronaca, siano sempre più consapevolmente disponibili a comunicare informazioni su quanto si può fare per costruire conoscenze e coscienze.