Lincontro ha una valenza divulgativa. Gramsci ha influenzato il dibattito culturale
La figura e il pensiero di Antonio Gramsci verranno ricordate sabato 19 maggio nel corso di un convegno che si svolgerà per tutta la mattina, a partire dalle 9,30, all’auditorium della Biblioteca comunale, organizzato dall’assessorato alla Cultura, in collaborazione con il responsabile della sezione “Pianeta Musica” della Biblioteca Rodolfo Dini.
Il convegno, dal titolo “Fortuna ed attualità di Antonio Gramsci (1937-2007)”, intende celebrare i 70 dalla morte del grande intellettuale sardo, che ricorrevano esattamente il 27 aprile.
Vi prenderanno parte gli studenti delle quarte e quinte classi delle scuole superiori di tutto il circondario. L’incontro ha infatti una valenza divulgativa, su un autore che ha influenzato il dibattito culturale nei decenni successivi alla sua morte, sia in Italia che nel mondo, con categorie e analisi rimaste celebri, specie quelle contenute nella sua principale e più imponente opera: I quaderni dal carcere.
Dopo i saluti introduttivi del sindaco Gaspari e dell’assessore alla Cultura Margherita Sorge interverranno Maria Letizia Perri (Istituto Gramsci Marche e Università di Macerata) che presenterà la video intervista “Il nostro Gramsci. Incontro con Eric J. Hobsbawm”, realizzata da Giorgio Baratta. Dopo la proiezione di una parte di questo documento contenente una testimonianza del grande storico inglese (autore di saggi come Il secolo breve), la parola passerà a Francesco Giasi (Fondazione Istituto Gramsci) su “Gramsci nel nostro tempo” e infine Giancarlo Schirru (Università di Cassino) su “I quaderni del carcere”. Seguirà un dibattito.
Nei giorni intorno alla ricorrenza della morte di Gramsci cerimonie si erano svolte alla Camera dei Deputati e a Ghilarza, il paese in provincia di Cagliari in cui egli trascorse buona parte della sua giovinezza. Manifestazione, quest’ultima, cui aveva preso parte il presidente della Repubblica Napolitano. La figura di Gramsci, al tempo stesso, è stata ricordata da politici di tutti gli schieramenti, come una delle testimonianze più alte della cultura italiana.