L'Euroday al teatro delle Muse

L'Euroday al teatro delle Muse

Marcorè: «I giovani non hanno confini mentali»

Dalla platea ai palchi, alle gallerie, tutti gremiti, i giovani provenienti da tutta la regione hanno ascoltato il discorso del presidente Spacca che ha ricordato come l’Europa sia nata per consolidare il principio della pace all’indomani della Seconda Guerra Mondiale: «Un obiettivo – ha detto Spacca – che è stato raggiunto e che è stata la premessa per creare condizioni di crescita e di benessere per tutti. Benessere non solo per i 27 Stati membri. Occorre guardare oltre, verso gli altri Paesi vicini, dell’Africa o dell’Est».
La scuola gioca un ruolo fondamentale. Spacca ha parlato a questo proposito del progetto “Europa e non solo” che coinvolge 30 Paesi del Mediterraneo e che ha lo scopo di sviluppare il confronto e il dialogo tra i popoli e le culture.
«Ma L’Europa – ha proseguito il presidente della Regione – è importante anche per le Marche. Da quando esiste l’Unione Europea, le Marche sono cresciute grazie anche al suo contributo. Con i finanziamenti europei la comunità si è potuta riappropriare di monumenti quali la Rotonda di Senigallia, l’Eremo di Fonte Avellana, l’Abbazia di Fiastra. Poi ci sono gli interventi sui Parchi naturali, la nascita di centri servizi per le imprese che hanno offerto importanti opportunità lavorative ai giovani laureati, fino all’uscita a ovest dal porto di Ancona che pensiamo di realizzare con il contributo dell’Unione Europea. Per tutto questo diciamo grazie all’Europa».
«L’Europa – ha detto l’assessore regionale all’Istruzione, Ugo Ascoli – deve diventare orizzonte di confronto continuo. Esistono culture diverse che devono incontrarsi. All’Europa appartengono valori di pace, attenzione, libertà. Questi principi devono diventare punti di riferimento costanti per i nostri giovani che devono guardare all’Europa per studiare, lavorare, conoscere. Quando si viaggia ci si scopre molto più vicini e simili, per questo è importante conoscere le lingue e approfittare delle tante occasioni offerte oggi dall’Unione Europea».
Valori comuni che uniscono. Far capire ai giovani cosa significa essere cittadini europei. «Non è così complicato”, ne è convinto Neri Marcorè, che ha presentato lo spettacolo alle Muse e che i giovani ha modo di conoscerli grazie anche alla sua esperienza di conduttore televisivo. “I giovani – ha detto – non hanno confini mentali e sono maggiormente disposti a pensare di far parte di un’unica comunità e in questo siamo noi adulti a dover imparare da loro. Mantenere la propria identità è importante ma bisogna lasciar da parte l’orgoglio che separa invece di unire».
Allo spettacolo alle Muse, organizzato dalla Regione Marche, l’Ufficio Scolastico Regionale e il Comune di Ancona, e che si è aperto con l’esibizione della band Frankie’s Jazz Trio, erano presenti anche l’assessore regionale alle Politiche Comunitarie, Paolo Petrini, e alcuni consiglieri regionali. Sono intervenuti, inoltre, il sindaco di Ancona, Fabio Sturani, che ha sottolineato l’importanza di costruire l’Europa partendo dai giovani, e il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale per le Marche, Michele De Gregorio, il quale ha invece evidenziato che le iniziative europee che coinvolgono le scuole servono a far riflettere i giovani sul senso della cittadinanza europea. Nel corso della manifestazione si sono susseguiti anche gli interventi di Stefano Manservisi, direttore generale della Direzione Generale Sviluppo dell’Unione Europea e di Suzanne Ely della Direzione Generale Affari Internazionali del Ministero della Pubblica Istruzione che ha parlato dell’iniziativa relativa al “Manifesto europeo degli alunni e delle alunne” a cui tutte le scuole sono chiamate ad aderire.
Ma i veri protagonisti sono stati gli studenti e le loro esibizioni: dall’inno “Euroday” dell’ITAS “Mazzocchi” di Ascoli Piceno, alla corale studentesca “I ragazzi del 2000” dell’Istituto “Da Vinci - Ungaretti” di Fermo, dall’orchestra del corso di strumento musicale della Scuola media di Amandola che ha suonato l’Inno alla Gioia e l’Inno d’Italia, all’hip hop del Liceo scientifico “Medi” di Senigallia , alla prosa dell’ITC e Liceo linguistico Capriotti di San Benedetto del Tronto con brani in lingua francese dal Misantropo di Molière, alla corale del Liceo scientifico “Onesti” di Fermo, e, ancora, lo spettacolo dialettale dell’Istituto “Gandiglio” di Fano, la recita di poesie di un alunno dell’ITC “Gentili” di Macerata e di studenti del “Vanvitelli Stracca Angelini” di Ancona, estratti dal musical “The Rocky Horror Picture Show” del Liceo scientifico “Galilei” di Macerata, la recitazione di studenti dellITIS “Volterra” e Liceo scientifico “Savoia” di Ancona, fino al rinfresco all’uscita dal teatro offerto dall’Istituto alberghiero “Panzini” di Senigallia.