"Gente di teatro" di Maddalena Lenti

"Gente di teatro" di Maddalena Lenti

L'autrice ha già scritto e curato un libro pieno di immagini suggestive intorno a un teatro intimo

Si tratta di una raccolta di 40 interviste alle più grandi personalità dell'attuale teatro italiano.
L'ampia selezione di testimonianze, edita da Andormeda Editrice, è stata introdotta dalla dottoressa Donatella Ferretti e dal critico letterario Simone Gambacorta.
Maddalena Lenti, giornalista e documentarista che ha iniziato la sua esperienza in Veneto e ora vive in Abruzzo, ha scritto e curato un libro pieno di immagini suggestive intorno a un teatro intimo raccontato attraverso memorie ed esperienze.
"Fare teatro - ha raccontato l'autrice - non è un mestiere. Per antonomasia è il tipo di lavoro che dipende dal consenso e dall'applauso degli altri, dal pubblico di ogni sera. Per questo, forse, gli attori di teatro sono le persone più indifese. Eppure mi hanno dato tutte quello che pensano: l'intensità del loro approccio al teatro, la spontaneità, la visceralità e l'emotività davanti alle recite, magari anche eccessivamente scoperta. Io ho cercato di cogliere l'essenza di queste persone, anchei discorsi degli attori che preferiscono vivere nella finzione piuttosto che nella vita reale."
"Per chi frequenta l'ambito giornalistico - ha commentato Simone Gambacorta - l'intervista è stata sempre un genere negletto. Nel giornalismo culturale invece è un nucleo a sé e in alcuni casi si arriva al libro-intervista che rientra nella saggistica. Per le grandi capacità dell'autrice, le interviste di Maddalena Lenti offrono una sapiente lezione di giornalismo culturale con una doppia valenza: l'attinenza e il grande coefficiente teatrale e la forza narrativa di un testo dove gli attori protagonisti diventano personaggi e raccontano se stessi. Alla fine della lettura, si ha davvero l'impressione di aver sentito tante voci e tante sensazioni ricollegabili ad unico volto. In Gente di teatro l'esperienza teatrale non è mai disgiunta da quella umana."
Parlare di teatro oggi non è facile. Il teatro sfugge. Il teatro prende forma e verità fino a che non cala il sipario. Come ammonisce Giorgio Albertazzi direttamente dalle pagine del libro: "Fare teatro è come scrivere sull'acqua".