Presentazione di “Spaesaggi” alla presenza di Albertazzi

Presentazione di “Spaesaggi” alla presenza di Albertazzi

Il maestro: «Il teatro? Più spettatori del calcio»

Alla conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “Spaesaggi, il tempo del nulla”, in scena domani 21 aprile a San Benedetto del Tronto presso il centro commerciale PortoGrande (ore 21:30), sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore provinciale alla Cultura Olimpia Gobbi, il dirigente provinciale del settore Cultura Roberto Giovannozzi, il regista Sandro Polci, l’attrice picena Debora Mancini che insieme a DJ Alessio Bertallot sarà co-protagonista di questo appuntamento teatrale.
«Si tratta di un evento unico e suggestivo per il suo genere - ha dichiarato l’assessore Gobbi – non solo per l’inusuale contesto in cui sarà rappresentato ma anche per il simbolico prezzo richiesto al pubblico, ossia quello di portare un libro, anche usato e di qualsiasi genere, contribuendo così alla creazione di una ricca biblioteca. Dunque una significativa iniziativa, promossa dalla Coop Adriatica, a cui è stato dato il suggestivo titolo “Seminar libri”, che permetterà di dar vita alla creazione della prima biblioteca casuale contemporanea incentivando inoltre alla valorizzazione della lettura nel nostro territorio». «E’ un grande onore e vanto per me far parte di questo appuntamento teatrale in quanto avrò la grande fortuna di lavorare con un maestro di teatro come Albertazzi e di esibirmi proprio nella mia terra natale» ha dichiarato con emozione l’attrice Debora Mancini. Il regista Polci, ha evidenziato la singolarità delle performance musicali di DJ Alessio Bertallot, capaci di “creare dei piacevoli momenti di sutura durante gli intensi momenti recitativi”.
Così Albertazzi poi ha spiegato i contenuti di “Spaesaggi” :«è emblematico che protagonista della storia sia un vecchio che, entrato per caso all’interno di un centro commerciale, dopo aver vissuto per oltre 40 anni in completa solitudine, scopra all’improvviso la modernità e i suoi grandi cambiamenti. Nel corso della recita, dunque, si verifica un affascinante e ininterrotto scambio di emozioni, sensazioni e scienza tra lui e l’ambiente circostante così colorato e coinvolgente. Di certo il dialogo con una giovane commessa rappresenta dunque per lui una straordinaria ed unica occasione per effettuare un suggestivo ed emozionante viaggio nei luoghi intimi della sua memoria e dei suoi ricordi. Non è un caso – ha continuato l’attore fiorentino – che nella nostra epoca si stia vivendo, nel bene e nel male, proprio il tempo “del nuovo vecchio” che incarna idealmente una figura importante e carismatica sia quale eccelso “somatologo”, conoscitore della ricchezza del proprio corpo e della propria anima, sia quale valido punto di riferimento per tutta la società per via della sua saggezza e rassicurante presenza».
Infine il maestro ha ricordato il positivo momento del Teatro italiano, «capace di richiamare sempre più spettatori rispetto al calcio», la centralità del ruolo dell’attore di prosa (spesso lasciata a registi e autori invadenti) e la necessità dell’imperfezione quale elemento ispiratore, da sempre, di grandi capolavori che hanno fatto la storia dell’arte, della musica e della letteratura.