La kermesse ha ambizioni internazionali, con ospiti del Perù, India e Marocco
"'Fritto misto all'italianà è una manifestazione su cui la Regione Marche ha investito molto, anche in termini economici, perché è un veicolo per attrarre turismo" ha spiegato il vice presidente della Regione Luciano Agostini. La rassegna sarà dislocata in due luoghi storici della città: piazza Arringo e il Chiostro di S. Francesco, dove sarà attivo un ristorante all'aperto con menù a tema. Ascoli, quindi, sarà la capitale delle grandi fritture, ma non ci saranno solo le olive dop, (unica preparazione europea a fregiarsi di questo titolo): arriveranno prodotti e ricette da tutta Italia e non solo: dalla Sicilia arancine, panelle e cannoli; dalla tradizione gastronomica campana la pizza fritta, pasta cresciuta variamente condita, scagliuozzi, timballetto di maccheroni, montanare, palle e riso, crocchette (panzarotti), graffe. Non mancheranno il formaggio fritto abruzzese o il fritto misto toscano, a base di pollo, coniglio, fiori di zucca, peperoni e zucchine. In gara dall'Emilia Romagna lo gnocco fritto e, ancora, il sontuoso fritto misto alla piemontese, collegato alla tradizione del maiale. La kermesse ha però anche ambizioni internazionali, con laboratori di fritti giapponesi (Tempura e Tonkatsu) e indiani (mix pakora e Puri & Papad)) a cura di Vittorio Castellani, aka chef kumalé. Attesi in città anche cuochi specializzati in frittura da Portogallo, Perù, Marocco e Repubblica Slovacca. Nelle due piazze in funzione anche un'enoteca mobile gestita dalla Vinea di Offida. Ma "Fritto misto all'italiana" lascerà spazio anche alla musica, con spettacoli di Marco Poeta e l'Accademia portoghese do Fado, il cantante napoletano Fausto Cigloiano, il gruppo Bevano Est e il cantautore siciliano Carlo Muratori.