Il taglio del nastro del Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro ha dato il via ufficiale ad una rassegna che si preannuncia estremamente importante per il settore agroalimentare. Le trentuno aziende marchigiane che caratterizzano l'area di Marche Picene sin dalla mattinata sono state prese d'assalto dai tanti buyer e visitatori presenti. Positivi i commenti espressi dai rappresentanti delle istituzioni presenti ieri nel corso della cerimonia di inaugurazione. “Da un po' di anni stiamo lavorando sull'integrazione – ha detto Luciano Agostini vice presidente della Regione Marche – e sulla necessità di fare squadra creando un'immagine d'insieme delle Marche collegando i diversi settori produttivi”.
Un'immagine d'insieme che potrebbe essere il tratto distintivo in grado di dare un enorme vantaggio competitivo alle aziende che in questi anni sono riuscite a raggiungere livelli d'eccellenza nella produzione alimentare.
Il marchio Marche Picene è un risultato importante, ma deve essere sempre di più esteso alle altre realtà. “Soprattutto negli ultimi anni le imprese – ha aggiunto Agostini - hanno avuto il merito di innovare tantissimo i loro prodotti ma ora devono necessariamente compiere un ulteriore salto di qualità supportando la loro attività produttiva con adeguate strategie di marketing e di comunicazione in grado di far conoscere i prodotti delle Marche”. Enio Gibellieri presidente della Camera di Commercio di Ascoli, in proposito ha detto: “Iniziativa molto importante per le aziende della nostra zona che si sono presentate a Roma con un ruolo da protagoniste grazie anche al considerevole livello raggiunto nella produzione e questo grazie anche al supporto fornito nel corso degli anni dall'ente camerale”.
“Un'associazione in una manifestazione del genere ci dev’essere - ha detto Paolo Perazzoli segretario regionale della Confesercenti - quello che è stato compiuto è uno sforzo molto interessante che ha coinvolto vari enti e che potrebbe rappresentare un modello di partecipazione a fiere come quella di Roma che potrebbe aprire importanti opportunità di mercato sia nell'area della stessa capitale sia per il centro sud”. Per Emidio Mandozzi, vice presidente Provincia di Ascoli “il connubio lavoro e turismo che presentiamo oggi qui a Roma rappresenta senza dubbio un ulteriore carta vincente per il sistema-Piceno.
Le aziende aderenti, delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata ed Ancona che partecipano al Cibus sono: Azienda agricola Pantaleone, I Piceni Invisibili e Casato per i vini, Meletti e Varnelli per i liquori, Atollo e Sgattoni per i surgelati ittici, Nuova Orsa M, Fioravanti e Orma Group per le specialità gastronomiche, Hostbook, Tiamat e Nerea per le acque minerali, Campofilone, De Carlonis e Spinosi per la pasta fresca, Confcommercio Turismo e Confindustria Ascoli per l'ospitalità turistica, Copagri - Aras per le carni alternative, Ciriaci, Faleria e Salumificio del Conero per i salumi, Monaldi per le uova e i prodotti connessi, Sabelli per i formaggi, Gela per le specialità surgelate , Granatiero per le tecnologie dell'industria alimentare, Ralò per le conserve vegetali e prodotti vari, Italorto per i prodotti ortofrutticoli, Gastreghini per i prodotti da forno, Baldi Ristorazione per carni e prodotti alimentari.