Domenica l'artista sarà al delle Api di Porto S. Elpidio
Originale e stravagante, l’autore-attore bolognese sarà in scena al Teatro Calabresi giovedì 22 marzo con Predisporsi al micidiale scritto e diretto insieme a Riccardo Rodolfi e ormai al secondo anno di repliche.
Bergonzoni, classe 1958, approda al teatro dopo aver frequentato l’Accademia Antoniana di Arte Drammatica a Bologna ed essersi laureato in giurisprudenza. Sin dall’inizio, nel 1982 con lo spettacolo Scemeggiata, sviluppa i temi comici che caratterizzeranno la sua personalità artistica: l'assurdo comico, il rifiuto del reale come riferimento artistico e la capacità di manipolare in modo scherzoso il linguaggio per creare situazioni surreali. Il paradosso, grazie anche alla collaborazione con Claudio Calabrò che durerà fino alla fine degli anni ’90, è la caratteristica del suo teatro e frutterà all’autore nel 1987 una menzione speciale al Premio IDI (il premio dell’Istituto del Dramma Italiano). La volontà di stupire e l’amore per il nuovo, l’originale e il curioso nello stesso periodo cattureranno l’attenzione di Maurizio Costanzo che, ospitandolo spesso al suo seguitissimo show televisivo, farà conoscere e apprezzare Bergonzoni al grande pubblico.
«Non è mai facile –scrive Rodolfi, coautore e regista di Predisporsi al micidiale - raccontare i perché e i percome si senta la necessità di allestire uno spettacolo: ancor più se questo continua poi a variare, moltiplicarsi, sfaccettarsi sera dopo sera. Perché proprio questa è, stavolta, la scommessa: costruire uno spettacolo continuamente mutante ma non rispetto al rapporto palcoscenico –platea ma rispetto invece al legame chimico artistico cervello- elaborazione–accadimento drammaturgico. E’ Bergonzoni, e con lui lo spettacolo, che tutte le repliche vuole essere diverso. Ma attenzione, senza usare però nessun modulo improvvisativo, tanto che ci è impossibile dire in che percentuale e a che punto comincerà a cambiare le sicurezze acquisite la sera prima. Bergonzoni è un artista che oltre a non voler la rete cambia anche in continuazione i propri attrezzi e i numeri migliori per avvicinarsi a scenari da lui mai immaginati fino a quel momento esatto. Le uniche ‘certezze’ assolute sono quindi la scena di Mauro Bellei e l’orario di inizio, perché su quello della fine francamente non è dato sapere».