I ragazzi vanno in parlamento

I ragazzi vanno in parlamento

Silvestri: "E' un modo per avvincinare la scuola alle istituzioni parlamentari"

A partecipare i ragazzi della 5^C del Liceo Socio Psico Pedagogico Liceo Classico “Stabili-Trebbiani”, della 5^A Elettronica e Telecomunicazioni dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Fermi” e della IV^A del Liceo della Comunicazione “Tecla Rilucenti”, accompagnati dagli insegnanti Antonia Casotto, Sergio Spurio, Manuela Bracciolani e Antonella  Savini. Potranno così entrare direttamente in contatto con il lavoro dell’Assemblea parlamentare, mettendo a confronto le conoscenze acquisite nell’ambito dell’attività didattica con il concreto funzionamento del Senato.
“E’ l’opportunità offerta ai ragazzi delle classi dell’ultimo biennio delle scuole medie superiori – ha commentato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Giani Silvestri per avvicinare sempre più il mondo della scuola alle Istituzioni parlamentari. Si tratta sicuramente di un’esperienza di grande valenza per far sì che il Palazzo sia sempre più trasparente e accessibile. E’  un’opportunità - ha continuato l'assessore - che le scuole ascolane non si sono lasciate sfuggire e dimostrano  ancora una volta l’impegno e la grande preparazione del mondo  scolastico”.
Le classi coinvolte, infatti, hanno affrontato studi sul nostro sistema costituzionale, elaborato un progetto formativo su un tema relativo al sistema istituzionale o all'attualità politico-parlamentare ed elaborato un disegno di legge, accompagnato da una relazione introduttiva e suddiviso in articoli, sul tema trattato nel progetto stesso. Ai partecipanti verrà poi rilasciato un attestato valutabile quale credito formativo.
“L’iniziativa – ha detto l’assessore Gianni Silvestri – si collega al progetto “Le istituzioni tornano a scuola” ed ha scopo quello di avvicinare le nuove generazioni alle istituzioni. Nel caso specifico il Senato è sicuramente un punto di riferimento importante dal punto di vista legislativo e politico. Inoltre offre la possibilità di visitare numerose sale di palazzo Madama, la biblioteca del Senato e incontrare gli stessi senatori ai quali rivolgere domande”.