Non sarà la classica sfilata di carri e gruppi mascherati
organizzata dall'Assessorato alla Cultura in collaborazione con le Scuole e le Associazioni dei quartieri. Tutti i costumi sono stati realizzati in laboratorio con materiale di riutilizzo da parte dei genitori, sono stati volutamente utilizzati materiali poveri come cartone, carta e polistirolo per far capire, soprattutto ai bambini, che con la fantasia e creativita ci si puo divertire anche se non si hanno grandi mezzi a disposizione. Quest'anno la novita che suggella l'evento è la modalita di svolgimento del carnevale che non sarà la classica sfilata dove i vari carri e gruppi mascherati si susseguono in una sorta di serpentone. Al contrario i gruppi mascherati partiranno da diversi punti della citta creando cose diversi angoli e momenti di divertimento per poi confluire tutti nella grande Piazza Garibaldi dove sul palco si avvicenderanno insieme ad alcune scuole di ballo per animare il pubblico presente. "Il nostro Carnevale -spiega l'Assessore alla Cultura Renzo Franchellucci- vuole essere un momento di divertimento da condividere con gli altri e con la propria famiglia, per trascorrere insieme una giornata all'insegna della spensieratezza e della giocosita. Al Carnevale elpidiense i veri protagonisti sono i cittadini che partecipano in prima persona alla festa e non sono meri spettatori passivi. Un protagonismo tutt'altro che competitivo bense attento al sociale e alla costruzione di valori sani e genuini. Quello che tentiamo di fare con il Carnevale è lo specchio di numerose altre iniziative come quella denominata Genitori e figli in biblioteca insieme volte a rinsaldare il rapporto con in propri genitori creando momenti in cui le mamme ed i papà possano condividere le esperienze ed i vissuti dei figli dentro la cornice del legame sociale e della partecipazione, sia nelle attivita educative che in quelle di gioco. In tutto questo c di fondamentale importanza il ruolo della scuola come elemento di coordinamento, coinvolgimento e volano di iniziative come questa".