Ascoli - Chi poteva immaginarlo? Ascoli Piceno potrà calpestare un red carpet tutto suo a Milano il prossimo 26 novembre grazie al Caffè Meletti e al suo vulcanico amministratore unico Valter Di Felice. Così dal cinema, con il film “I delfini” diretto da Francesco Maselli nel 1960, ora la notorietà del caffè storico piceno passa per un'occasione importante come la partecipazione al Best Event Award di Milano in ben due distinte categorie: Dimora storica e location culturale e Unexpected location.
Il BEA Festival è un oscar dedicato alle migliori strutture, suddivise per categoria, che per la prima volta si svolgerà a Milano.
Bene cosa significa e come ci si arriva a questa sfida? Intanto osserviamo il parterre dei contendenti al podio di questa manifestazione e potete gurdarvi i rispettivi siti internet.
Venezia Unica Convention Bureau by Vela spa, per la miglior destinazione
Caffè Meletti, Dimora storica/location culturale
Museo storico Alfa Romeo, Dimora storica / location culturale
Casa Martini, Dimora storica / location culturale
Terrazza Martini Milano, Spazio polifunzionale
Superstudio Più, Spazio polifunzionale
Caribe Bay, Spazio polifunzionale
Aero Gravity, Unexpected location
Caffè Meletti, Unexpected location
Spazio Gessi, Unexpected location
Ma
insomma non è mica semplice confrontarsi con nomi noti come Terrazza
Martini, o il Museo storico Alfa Romeo. Eppure Valter Di Felice con
un'azione costante, riempiendo di eventi il Caffè Meletti, ne ha
fatto un luogo di richiamo andandolo a presentare a Matera, capitale
europea della Cultura, facendo “finire” il Caffè Meletti su un
magazine di settore come “Food&Beverage Management” (solo, si
fa per dire, 250 mila copie di tiratura).
Per non parlare del
binomio saldato con Lavazza
che, tra i pochi Caffè storici italiani ai quali lo ha concesso,
permette agli avventori del Meletti di degustare il Kafa,
forse il più antico caffè al mondo. Si va poi dal cabaret fino alla
scoperta di artisti emergenti come Alejandro
Pereyra con la mostra
'Art in living by Caffè
Meletti' e bottiglie
di Anisetta Meletti che recano la sua firma.
Così, piolo dopo piolo, la scala va verso il “cielo” della visibilità nazionale e internazionale, perché, tra l'altro, tutto questo avviene mentre l'Azienda Meletti viene premiata dall'Associazione Stampa Estera al Offida.
Ora
Valter Di Felice, con ben due nomination avrà tempo in sei minuti
(tre minuti di presentazione per ogni categoria alla quale il Meletti
partecipa) e un breve video di sbaragliare gli avversari di calibro
come quelli che avete visto?
La città e il Piceno tutto sarà di
certo a suo fianco, visto che grazie al Caffè Meletti le Cento Torri
calcano palcoscenici nazionali. Eppoi, la capacità di coinvolgere
che Valter Di Felice ha con il suo noto magnetico scilinguagnolo,
costruito in anni di alta preparazione nel settore del food&beverage,
sarà difficilmente eguagliabile. Incrociamo le dita per un podio che
tutta la città si aspetta. E
il 27 novembre in serata ….
Ora per i più giovincelli occorre però far presente che non saremo qui a sperare e ad esportare la città se la Fondazione Carisap non avesse assunto la decisione di acquistare il Caffè Meletti e di ristrutturarlo facendone la location che oggi vanta un successo di pubblico sempre in crescita. Dopo il più 15 per cento di fatturato dello scorso anno nel 2019 il Meletti a guida Di Felice vede una crescita di un ulteriore 7 per cento, ben al di sopra della media nazionale di settore che si attesta intorno al 4,5 per cento.
Angelo Davide Galetati
Per il presidente della Fondazione Carisap Angelo Davide Galeati “si tratta di un percorso che parte da una posizione precisa presa dalla Fondazione. In un primo tempo il Caffè Meletti è stato gestito da personale interno alla stessa Fondazione poi c'è stato uno scouting che ha permesso di scegliere un amministratore unico, esperto nel settore, per far fare al Caffè storico piceno quella strada di autonoma e sostenibile gestione che la Fondazione Carisap prevede per ogni sua gestione anche nel settore delle progettualità finanziate con i vari piani pluriennali dal Terzo Settore allo sviluppo economico. Una trama che in questi anni di profonda crisi ha sorretto il territorio e ha spinto ora il Caffè Meletti verso lidi di alta aspettativa non smentendo però lo spirito della Fondazione che permette di degustare un Kafa allo stesso prezzo di un normale caffè, di fare un pranzo veloce e magari vegano con il veggie brunch con spese sostenibili per chi fa pausa lavoro o per i clienti più giovani”.
Questa scala a pioli del Caffè Meletti è anche quell'attrezzo che porta al ristorante di casa Meletti Fabio Lai, uno chef che arriva dalla scuola stellata sulle ali dell'amore ad Ascoli Piceno. Ma di lui parleremo in seguito perché merita un ruolo da protagonista. Vi racconteremo un personaggio di qualità nella prossima puntata del “Meletti Story”.