Ascoli - Perché Scialla? Perché speriamo che entrando provocatoriamente nel linguaggio dei giovani a gamba tesa anche la cultura possa transitare da quelle parti superando la frenesia superficiale e senza convalide dei socialnetwork per atterrare nella splendida realtà che possiamo toccare con le mani e con la ragionevolezza plastica della mente.
Non solo il prestigio e la bellezza dell'immobile storico, ma Palazzo Bazzani si riempie di parole, di storia, di territorio di cultura grazie ad un fondo di circa 7 mila libri del Prof. Alighiero Massimi, uomo di straordinario ecelettismo culturale, Preside storico del Liceo Scientifico Orsini, e molti libri sono stai scritti proprio dal professore, che il nipote Pietro Lori ha donato al binomio Fai Marche - Fondazione Carisap, poi ci sono tutti i volumi sul territorio della collezione di Flash, storica rivista del Piceno edita da suo padre che Alessandro Michelangeli Prosperi ha donato per rimpinguare la nuova sede del FAI.
Ascoli Piceno, per chi come me e altri si considera un fortunato per quell'immersione forse allora poco compresa, ha vissuto un "era" di formidabile osmosi culturale grazie ad un manipolo agguerito di docenti al Liceo Classico Francesco Stabili e allo Scientifico Orsini: Il prof. Alighiero Massimi, appunto, Alberto Cettoli, Ugo Toria (un geniaccio incommensurabile), Gianna Paoletti, Margherita Huppi Braska, Franca De Felicis, Cinaglia e tanti altri.
Era il tempo nel quale i cervelli si allenavano alla palestra del latino e del greco.
Il FAI Marche, dunque, trasferisce la propria sede da Palazzo Malaspina a Palazzo Bazzani, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
Questo trasferimento rappresenta per il FAI, da sempre impegnato nella tutela del passato, del presente e del futuro dei nostri tesori architettonici e paesaggistici, un impegno attivo teso alla valorizzazione di due beni che, in epoche lontane tra loro, hanno segnato la storia della nostra città.
Il cinquecentesco Palazzo Malaspina e
il novecentesco Palazzo Bazzani nella loro diversità stilistica e
funzionale sono rimasti negli anni icone architettoniche di bellezza
ed eleganza. Il FAI è orgoglioso ed onorato di essere stato accolto
in due palazzi così prestigiosi e rappresentativi di Ascoli Piceno e
della sua storia. In particolar modo Palazzo Bazzani, storica sede
della Cassa di Risparmio, ha rappresentato un fulcro della vita
economica cittadina, in un momento così importante per il neonato
Stato Italiano, che cercava allora una sua affermazione unitaria
anche attraverso espansioni urbanistiche che ridisegnassero le città.
L’imponente struttura, disegnata secondo i canoni dell’eclettismo
allora imperante, con elementi architettonici e decorativi che
rielaborano le tradizionali forme rinascimentali, contiene al suo
interno un monumentale Salone delle Adunanze impreziosito da un
soffitto ligneo a cassettoni, realizzato tra il 1560 e il 1567
dall’ebanista fiammingo Antonio Moys d’Anversa, testimonianza di
ciò che rimane del precedente convento di Sant’Onofrio.
“La
valorizzazione di Palazzo Bazzani – a detta della Presidente FAI
Marche prof.ssa Alessandra Stipa – si sostanzierà in una politica
di apertura di questo scrigno cittadino ancora poco conosciuto dalla
cittadinanza perché non sempre immediatamente accessibile e
fruibile. Oltre ad ospitare le riunioni di delegazione, la visita
delle altre delegazioni, le attività ordinarie e culturali del FAI,
questo bene verrà infatti aperto durante le Giornate Fai di Autunno
e di Primavera e sarà accessibile attraverso visite concordate con
guide esperte. La valorizzazione di Palazzo Bazzani passerà inoltre
attraverso la fruizione delle collezioni Massimi e Piceno Flash. I
volumi di stampo umanistico appartenuti al Preside Alighiero Massimi,
una figura simbolo per molti ascolani, e l’intera collezione della
rivista del Piceno Flash, fondata nel 1979 da
Vincenzo Michelangeli Prosperi, saranno consultabili presso Palazzo Bazzani. Il FAI Marche si augura attraverso convenzioni già in essere con l’università Politecnica delle Marche di mettere a disposizione di atenei di economia anche la copiosa documentazione in possesso della Fondazione Cassa di Risparmio, quale testimonianza della vita economica del Piceno dalla seconda metà dell’800 alla metà del Novecento. Un ringraziamento particolare alla Fondazione rappresentata dal Presidente Angelo Davide Galeati per averne voluto fare la sede della Presidenza Regionale FAI.” La segreteria regionale del FAI sarà aperta la mattina del lunedì, martedì, e venerdì ed il pomeriggio del mercoledì. “La Fondazione adotta un modello inclusivo e partecipativo – dichiara il Presidente Galeati – e si coinvolge con le Organizzazioni che qualificano e valorizzano le bellezze storico artistiche e culturali del territorio favorendone la conoscenza e la fruibilità a tutta la comunità. L’operazione (che si è sostanziata in un contratto di comodato ad uso gratuito che coinvolge un Ente credibile ed autorevole come la presidenza Fai Marche) rappresenta un ulteriore ed importante tassello che la Fondazione mette in campo per consolidare il processo di crescita culturale”.