Lunedì 9 settembre alle ore 15 presso il Centro ambulatoriale di San Benedetto del TrontoIl Centro Santo Stefano Riabilitazione di San Benedetto, in collaborazione con Ottaviani Toys Grottammare e Djeco giocattoli, organizza un evento aperto a tutti i genitori che hanno voglia di mettersi in gioco. L'ingresso è libero.
San Benedetto - Quale gioco scegliere nell’immenso
panorama dell’offerta ludica? Quale è più adatto a mio figlio e
alle sue attitudini? Quale potrebbe aiutarlo a sviluppare abilità
carenti, suscitando il suo interesse piuttosto che la sua noia?
Quante volte i genitori si pongono
queste domande, in modo particolare al giorno d'oggi quando l’offerta
ludica nei negozi dedicati è assolutamente superiore ad ogni
possibile aspettativa e desiderio. E i genitori, pur andando sempre
molto di fretta, si occupano e preoccupano di che tipo di gioco
acquistare e poi svlgere col proprio bambino.
Per provare a dare risposte e
chiarimenti a questi interrogativi, il Centro Ambulatoriale Santo
Stefano Riabilitazine di San Benedetto, in collaborazione con
Ottaviani Toys Grottammare e Djeco giocattoli, organizza “Una
tavola rotonda “per gioco”.
L’appuntamento, ad ingresso
libero, è per il 9 settembre alle ore 15, presso il Centro
ambulatoriale di via ia Nazario Sauro 164. Un evento aperto a tutti i
genitori che hanno voglia di mettersi in gioco, "per
confrontarsi sul tema del gioco grazie anche alla collaborazione di
chi i giochi li produce e li vende - spiegano Sara Ubaldi, terapista
della neuropsicomotricità, ed Elisa Traini, logopedista dell’età
evolutiva - cercando di capire per quali finalità il gioco specifico
nasce e come potremmo pertanto generalizzarne l’uso nella specifica
famiglia e con quel preciso bambino".
Il momento del gioco, infatti, è
strategico per una crescita cognitiva corretta del bambino e per lo
sviluppo dell’apprendimento e risulta essere un’esperienza
coinvolgente per il bambino e ricca di stimoli, anche per i bambini
con difficoltà, accompagnandoli nell’acquisizione di conoscenze,
strategie e competenze.
"Un tempo non molto lontano - dicono gli organizzatori - i bimbi avevano tanto tempo da spendere all’aria aperta. Un tempo non molto lontano incontrarsi con i coetanei era cosa assolutamente normale e spontanea. Un tempo non molto lontano il gioco era una peculiarità del solo bambino che si attivava, laddove non era possibile fruire di giochi preconfezionati, per realizzare manualmente e fisicamente il gioco con cui divertirsi. Un tempo non molto lontano i genitori, mentre i bambini giocavano, si occupavano delle cose dei genitori. Oggi moltissimo è cambiato tutto: i bambini non stanno molto all’aria aperta e incontrarsi con i coetanei comporta oneri organizzativi in termini di tempo e di responsabilità".