Ama Festival 2019: 'Facciamo che io ero un albero'

Ama Festival 2019: 'Facciamo che io ero un albero'

Gli alberi sono i maestri naturali, dai quali impariamo l’incredibile arte di vivere nel vento, con le radici che affondano nel buio e i rami inondati di luce. 'Come l’albero che d’inverno si spoglia delle sue foglie, ognuno di noi, nell’inverno della propria vita, deve poter affrontare le proprie vergogne e fragilità senza nasconderle' ha spiegato Francesco Cicchi, presidente di Ama Aquilone Coop. Soc.

Presentato “Ama Festival”, festival delle arti parlate, musicate e rappresentate. L’evento culturale che si svolge ogni anno il primo fine settimana di luglio presso “Casa Ama” a Castel di Lama (AP), Comunità Terapeutica e sede legale della Cooperativa Sociale Ama Aquilone, impegnata da oltre trent’anni sul fronte della marginalità.

Il Festival quest’anno si presenta al pubblico nella sua versione “più intima”, quella di “Piccolo Ama Festival”. Due giorni intensi, nei quali la Comunità apre le porte “al mondo esterno”, offrendo alla collettività preziosi momenti di condivisione ed incontri con personalità di spicco del panorama culturale nazionale.


L’edizione 2019 di Ama Festival, il 6 e 7 luglio, è dedicata agli alberi, maestri naturali, dai quali impariamo l’incredibile arte di vivere nel vento, con le radici che affondano nel buio e i rami inondati di luce. “Come l’albero che d’inverno si spoglia delle sue foglie, ognuno di noi, nell’inverno della propria vita, deve poter affrontare le proprie vergogne e fragilità senza nasconderle” ha spiegato Francesco Cicchi, presidente di Ama Aquilone Coop. Soc.


Sabato 6 luglio, alle ore 22.00, ci sarà l’incontro con lo scrittore Tiziano Fratus. Dopo aver attraversato le foreste della California e delle Alpi, per “ricercare la voce autentica della natura”, presenterà insieme a Giuseppe Frangi, giornalista di “Vita non profit”, il suo ultimo libro “Giona delle sequoie” (Bompiani).


La giornata di Domenica 7 luglio sarà aperta, alle ore 18, da Anna Casini, vice presidente della Regione Marche, e Angelo Davide Galeati, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, e vedrà l’alternarsi di momenti strettamente legati alla storia della Cooperativa. La Cerimonia delle Dimissioni degli ospiti delle Comunità Ama Aquilone, preceduta dall’intervento del Presidente Francesco Cicchi su un testo inedito scritto per Ama Festival da Eugenio Borgna, luminare della psichiatria, ed il conferimento de La Quercia di Ama Aquilone. “Si tratta di un riconoscimento che ogni anno “premierà” un rivoluzionario che fa irrompere bellezze, una persona che si è distinta in ambito culturale, sociale, ambientalista, dei diritti umani, attraverso gesti in cui possiamo riconoscerci. “La Quercia 2019 sarà conferita all’amico Mario Giostra, prematuramente scomparso” ha annunciato Carla Capriotti, direttrice di Ama Festival.


Dalle 19.30 street food e musica live, mentre alle ore 21.30 sarà la volta di Stefano Massini, romanziere saggista ed autore teatrale di fama internazionale, reduce dai suoi popolarissimi interventi televisivi a Piazzapulita, che ci affascinerà con i suoi racconti scenici ispirati alla tematica del Festival “Facciamo che io ero un albero”.


Ama Festival “Facciamo che io ero un albero”, realizzato con il patrocinio ed il sostegno del Consiglio Regionale delle Marche, si avvale della collaborazione dell’Associazione culturale “I Luoghi della Scrittura” e della Galleria “Gliacrobati”.

“È un onore per noi essere a contatto con l’Ama Aquilone, una “creatura” in crescita sotto tutti i punti di vista”, ha affermato Mimmo Minuto, presidente dell’Associazione culturale “I Luoghi della Scrittura”.


L’immagine di Ama Festival “Facciamo che io ero un albero” è stata realizzata da Elisa Talentino.