Ascoli - Tanto tuonò che piovve. No, non ci riferiamo alle condizioni metereologiche di questi giorni che pure un piccolo palliativo potranno dare alla situazione di allarme rosso che ha imposto la chiusura nottura dei serbatoi da parte della Ciip Spa.
Parliamo piuttosto di un convegno sulla crisi idrica che qualche esponente politico cittadino aveva considerato inutile.
Altro che chiacchiere. Chi ha avuto la buona idea di essere presente ha potuto toccare con mano l'impegno di tanti per dare risposta allo stato idrico del Piceno e del Fermano nel post terremoto.
Intanto la pressante azione del presidente della Ciip Giacinto Alati porta impegni "sottoscritti in pubblico".
Sentite cosa ha detto Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile a "Giacinto" nel corso della giornata:
Il Presidente della CIIP spa, Giacinto Alati, ha aperto i lavori dando la parola agli esperti che si sono alternati toccando i vari argomenti: da quello tecnico, affidato alla competenza degli ing.ri CIIP Carlo Ianni e Massimo Tonelli, del Prof. Alessandro Macinelli, docente di costruzioni idrauliche UNIVPM, e dall’ing Sergio Paolucci Consulente tecnico del Tennacola a quello amministrativo ed economico trattato dal Presidente di ANEA (Associazione nazionale Autorità ed Enti d’Ambito) Marisa Abbondanzieri.
Molti i Sindaci soci intervenuti, le Autorità politiche e Istituzionali presenti, in primis il Prefetto di Ascoli Piceno Rita Stentella e il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Sergio Fabiani. Anche il mondo imprenditoriale ha partecipato con interesse come pure gli Ordini tecnici e professionali. Non sono mancati all’appuntamento anche gli Operatori del settore Idrico e Ambientale delle Marche.
In linea con il capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale si sono espressi anche Erasmo D’Angelis (Segretario generale Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale) e Piero Farabollini (Commissario straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016) confermando il massimo impegno per reperire i 27 milioni di Euro necessari alla ricostruzione di parte dell’acquedotto del Pescara.
In particolare De Angelis si è già mossso e ha detto che la nuova opera idrica, che sarà il primo acquedotto antisismico d'Italia, potrà avvalersi dei fondi del capitolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che chiama "Invasi ed acquedotti".
Due gli elementi che dovranno essere in campo: certezza delle risorse in quanto l’opera deve essere subito cantierabile; fare il primo Acquedotto Antisimico Italiano.
L'unica preoccupazione arriva dall'intervento di Marisa Abbondazieri, Presidente dell'Anea che "certifica il primato nella regione Marche della qualità della gestione idrca del Piceno-Fermano frutto di una visione futuristica quando venne adottata che vede insieme tutti i Comuni dell'area servita, mentre ora a oma nel Movimento 5 Stelle serpeggia l'idea di tornare indietro e farsi per ogni Comune un proprio acquedotto".
Per fortuna il Movimento5 Stelle locale non ci pare abbia la stessa idea e allora i i parlamentari, i consiglieri regionali e quelli comunali dovrebbero farsi carico di suggerire strade virtuose ai responsabili nazionali.
Dal filmato dell'Università Politecnica delle Marche quello che sarà il nuovo acquedotto che farà a meno dei sollevamenti, che hanno un costo energetico elevato. La nuova struttura sarà al pari dell'idea degli acquedotti dell'antica Roma, a caduta di acqua. Per ben due volte sarà attraversato il Tronto con gallerie sotterranee per ricongiungersi con il tratto di Colle Forno.
Le interessanti relazioni sulla crisi idrica dell'ingegner Ianni e dell'ingegner Tonelli della struttura tecnica della Ciip Spa.