Ascoli - Sempre più grande l'attenzione che viene dedicata dall’Aeronautica Militare ai problemi ambientali, attenzione che quest’anno si è evidenziata nell’ambito dello svolgimento dell’esercitazione “Grifone2018”.
“Grifone” è un’esercitazione internazionale interforze organizzata annualmente dall’Aeronautica Militare nel quadro dell’accordo di cooperazione internazionale tra Italia Francia e Spagna nell’ambito della ricerca e soccorso aereo.
Quest’anno l’esercitazione giunta all’undicesima edizione e denominata “Grifone 2018” si è svolta presso l’aviosuperficie di Campochiaro (CB) dal 24 al 28 settembre ed ha visto la presenza di osservatori stranieri di Qatar, Kuwait, Libano, Bosnia-Erzegovina, Serbia, USA, Austria e Spagna.
Oltre alle operazioni SAR di ricerca e soccorso in caso di incidente aereo, in questa edizione hanno partecipato, come Training Team nel Post Air Crash, personale dell’Università di Urbino, della Polizia di Stato e dell’ARPA Marche, coordinate dall’Aeronautica Militare, al fine di gestire le conseguenze dal punto di vista psicologico, giuridico ed ambientale, derivanti da un incidente aereo. Esercitazione pensata e sviluppata nell’ottica di testare ed affinare le capacità di intervenire in maniera congiunta e multidisciplinare tra Forze armate e agenzie dello Stato in caso di pubblica calamità, sviluppando procedure comuni con un linguaggio unico che permetta di gestire le operazioni con la massima tempestività ed efficienza.
Per ARPA Marche ha preso parte attiva all’esercitazione la dottoressa Annamaria Falgiani del Dipartimento Provinciale ARPAM di Ascoli Piceno, che ha appositamente simulato due scenari di potenziale contaminazione ambientale interessando le matrici “suolo” e “acque superficiali” correlati alle sostanze e ai composti potenzialmente contaminanti presenti sui velivoli.
Lo scopo dell’esercitazione in materia ambientale è stato quello di mettere in sintonia le modalità di intervento delle ARPA e del SNPA sul territorio coinvolto e del personale dell’Aeronautica Militare della squadra SVA (Squadra di Valutazione Ambientale) preposto a questo tipo di interventi sull’ambiente.
In particolare l’esercitazione ha fornito alla squadra SVA il supporto tecnico-scientifico al fine di valutare con immediatezza i potenziali impatti sulle matrici ambientali interessate in maniera tale da poter attuare le prime misure di Messa in Sicurezza di Emergenza per limitare e contenere le potenziali contaminazioni ambientali. Durante l’esercitazione oltre ad essere messe in atto, realmente, le misure di contenimento della potenziale contaminazione, sono state effettuate le prime misure ambientali ed eseguiti i primi campionamenti sulle matrici interessate seguendo i dettami delle normative ambientali vigenti, allineando le attività sul territorio delle ARPA locali e delle Forze armate.
L’esercitazione si è conclusa il giorno 28 settembre con una breve cerimonia in cui i rappresentanti dell’Aeronautica Militare Col. Gianni Spaziani e Col. Paolo Rizzetto, coordinatori dell’esercitazione, e rappresentanti di ARPAM, nelle figure del Direttore del Dipartimento ARPAM di Ascoli Piceno Ing. Fabrizio Martelli e della Dirigente dottoressa Lucia Cellini, hanno espresso reciproca soddisfazione per i risultati raggiunti e il proposito di sviluppare ulteriormente tali esperienze.