Ceriscioli: “Dal presidente Gentiloni un intervento di grande spessore e concretezza”. Apprezzamento per il recupero dell’area Casermette e per l’anticipato accordo con il Cnr.
Camerino - “Un intervento di grande spessore, di
grande concretezza che ci consente di guardare al futuro con fiducia
e orgoglio”. È quanto ha commentato il presidente della Regione,
Luca Ceriscioli, in merito al saluto del presidente del Consiglio,
Paolo Gentiloni, tenuto a Camerino all’inaugurazione del 682° Anno
accademico.
“Non solo ha onorato, con la sua presenza,
questa manifestazione, ma ha fatto un discorso tutt’altro che
formale. Pieno di messaggi positivi e di impegni importanti”.
Secondo Ceriscioli, “ha rivolto un messaggio estremamente positivo,
perché ha fatto del rilancio dell’Università di Camerino un punto
importante e simbolico rispetto al terremoto. Avere un Governo in
grado di dare risposte significative, ci permette di procedere con
fiducia lungo il cammino di rinascita del territorio”.
È
stata un’apertura dell’Anno accademico caratterizzata
dall’insediamento del nuovo rettore Claudio Pettinari, al qual
Ceriscioli rivolge “i migliori auguri”. Ma due sono i passaggi
del discorso del premier Gentiloni e del rettore Pettinari,
particolarmente graditi dal presidente della Regione: il recupero
dell’area Casermette, il deposito militare in località Torre del
Parco, a favore dell’Università, assicurato da Gentiloni e
l’accordo con il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche),
anticipato dal rettore, che rafforzerà la collaborazione dell’Ateneo
con il dipartimento di Scienze umane e sociali dello stesso Cnr.
“L’impegno sulle aree delle Casermette - ha detto
Ceriscioli – garantisce un intervento di riqualificazione in grado
di offrire tutti gli strumenti che servono alla didattica, alla
ricerca e alle prospettive di sviluppo dell’Ateneo indicate dal
nuovo rettore. Il rapporto con il Cnr, poi, rafforza la grande
qualità didattica e di ricerca dell’Università.
L’intesa
segnerà la presenza Consiglio nazionale su questo territorio con
attività di ricerca nazionale e internazionale. Si rafforzeranno le
infrastrutture della conoscenza, a testimonianza di come possiamo
uscire più forti dall’esperienza del terremoto. La risposta che
vogliamo dare, con la ricostruzione, non è solo di rinascita, ma di
un rilancio importante per l’Università di Camerino e per le
Marche”.