Ancona - Si scrive Raci: Rassegna agricola del centro Italia, si legge Raci: radici, agricoltura, cibo, innovazione.
È l’edizione 2017 della manifestazione maceratese di maggiore richiamo che punta a divenire la “rassegna agricola di tutte le Marche”.
Non solo una rilettura dell’acronimo, ma l’edizione 2017 offre un segnale di speranza, “una bella risposta al sisma da parte del settore primario che è abituato a resistere ai momenti più difficili”, ha sottolineato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, intervenuto all’inaugurazione, al Centro Fiere di Villa Potenza.
“Vedere tutta questa partecipazione è quasi commovente. Spinge l’idea di un territorio che sta reagendo, il segno di una voglia di ripartire”. Una ”impressione molto positiva, rafforzata dalla sensazione che la manifestazione sia forte come gli anni scorsi, con tutte le espressioni e le eccellenze tipiche dell’agricoltura marchigiana: un settore che fa parte della storia della nostra regione e che rappresenta anche un trampolino per il futuro. Di questi tempi, avere questi segnali è una gran bella cosa”.
Il presidente ha poi rimarcato l’interesse e la partecipazione giovanile alla Raci: “Non è casuale che gran parte dei fondi europei destinati all’agricoltura siano stati dedicati ai giovani che vogliono aprire un’attività nel settore. Sappiamo che partire non è facile, servono incoraggiamenti e investimenti. La scelta regionale ha avuto successo ed è stata premiata dai ragazzi stessi che hanno fatto ricorso all’opportunità offerta per seguire questa vocazione straordinaria che è l’amore per la terra”.