Marchigiani in festa a Mar del Plata per il 40° compleanno dell’associazione  

Marchigiani in festa a Mar del Plata per il 40° compleanno dell’associazione  

Il Presidente attuale è il cingolese Gianfilippo Bonci emigrato assieme alla sua famiglia nel dopoguerra mentre il Vicepresidente 1º è il portorecanatese Natalio Caporaletti, grande sostenitore del sodalizio sin dall’inizio

L'Unione Regionale Marchigiana di Mar del Plata celebrerà domenica 24 luglio p.v. il 40º anniversario della sua fondazione con un grande pranzo che si terrá presso i saloni della sede dell’associazione.



Per l'occasione verrà servito un menù a base di piatti regionali, tra cui spiccherà la celebre porchetta marchigiana, ma anche la aromatica coppa maceratese. Previsti pure uno spettacolo musicale, sorteggi con premi favolosi e balli divertenti per tutta la serata.



Sono stati invitati al lieto evento soci, amici e simpatizzanti nonché le autorità comunali, i rappresentanti consolari e i dirigenti dell'associazionismo italiano marplatense e non solo.

Breve storia


"L'Associazione, tra le prime nate in terra Argentina, è stata fondata da un gruppo di entusiasti immigranti marchigiani, con lo scopo di promuovere le tradizioni popolari, i costumi, le usanze, i valori che contraddistinguono l'essere marchigiano e di offrire un punto di riferimento alle tante famiglie originarie della terra delle mille colline qui approdate sin dalla stessa fondazione della città avvenuta il 10 febbraio 1874.



Tra i promotori del sodalizio, Teodoro Bronzini, figlio diretto di portorecanatesi più volte Sindaco del municipio negli anni 50 e 60 nonché personalità di spicco della comunità politica e sociale dell’Argentina. Il suo prestigio ha stimolato la firma dell'accordo di gemellaggio tra le città di Mar del Plata e Porto Recanati avvenuta il 3 dicembre 1993. Sono poi seguiti i protocolli di gemellaggio con i comuni di Sant’Angelo in Vado (PU) e San Benedetto del Tronto (AP).



Altri veri fautori del sodalizio sono stati il vadese Celestino Grassi e Pompeo Mecozzi nativo di Amandola (FE), entrambi scomparsi negli ultimi anni e che per ben un quarto di secolo guidarono l’associazione con particolare successo.



Con più di cinquecento associati, l'Unione Marchigiana é oggi un ente morale senza fini di lucro e con personalità giuridica che svolge iniziative nel campo sociale, culturale e sportivo.


La sede, eretta con delle proprie mani dai stessi soci fondatori e collaboratori, a pochi minuti dal centro della città, é immersa in un parco di circa 25.000 mq circondato d'un frondoso alberato dove si alza il maxi salone di feste, provvisto dagli mpianti sanitari oltre ad una moderna sala d'ingresso mentre di fianco funzionano gli uffici e la biblioteca ‘Emilio Gardini’.


Il complesso si complimenta con una cucina interamente attrezzata e quindi uno spazioso "quincho". All'interno dell'enorme parco sporge un campo giochi mentre nel settore riservato allo sport invece, si trovano i due campi calcio delle misure convenzionali con i rispettivi spogliatoi e dove inoltre, viene annualmente ospitato il torneo di calcio delle associazioni italiane che operano nella città.



Il Presidente attuale è il cingolese Gianfilippo Bonci emigrato assieme alla sua famiglia nel dopoguerra
mentre il Vicepresidente 1º è il portorecanatese Natalio Caporaletti, grande sostenitore del sodalizio sin dall’inizio.

Tra le iniziative del direttivo l’avviamento dei corsi gratuiti di lingua e cultura italiana per gli associati che d’altronde sono agevolati dal Servizio Marchigiani nel Mondo della Regione Marche ai sensi della L.R. 39/97 e 19/04.



L'emigrante marchigiano è stato strettamente collegato allo sviluppo di quest'urbe sin dalla stessa fondazione nel 1874. Secondo quanto una indagine accademica rivelata negli ultimi anni, la prima marchigiana ad arrivare al casale marplatense è stata Maria Zaccagni nata a Sant'Angelo in Vado nel 1860 e sposata con il farmacista Antonio Valentini di Belforte all'Isauro (PU) una personalità di spicco della vita politica, culturale e sociale marplatense dell'epoca.



D'allora in poi tantissimi marchigiani 'marplatensi' hanno onorato la loro terra natia con il lavoro fecondo, e senza scoraggiarsi, nei piú diversi settori contribuendo all'espansione e potenziamento della città. 

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