Festeggia i 50 anni di attività, di resistenza e di vittoria in un mercato molto competitivo la Finproject Spa. Bene toglietevi dalla testa di voler tradurre dal nome quale sia il settore di attività di un’azienda globalizzata: non si occupa di Finanza.
“Il nome Finproject – dice l’Ad Maurizio Vecchiola – si tratta di un nome di fantasia che fu utilizzato nel 1989 per raggruppare diverse strutture in un’unica realtà al tempo di importanti sgravi fiscali, credo circa 10 miliardi di lire. Erano gli anni della Montedison. La fusione per incorporazione portava benefici fiscali concessi dallo Stato. Quindi un nome di fantasia che rivela nell’aggiunta di “plastics industries” poi si rivela la matrice prettamente manifatturiera e il settore specifico. Nasciamo con vocazione calzaturiera.
Poi abbiamo sposato una tecnologia che si lega a molti settori. – aggiunge Vecchiola - Ad esempio un mercato di nicchia è quello dell’idromassaggio soprattutto in America, con prodotti per vasche realizzati con polimeri particolari. Abbiamo commesse importanti per la Peg Perego: produciamo componenti per i passeggini, le ruote. Ma anche in altro settore, i telefoni cellulari, gli smartphone, per i quali realizziamo le protezioni.
La maggior parte del fatturato deriva in ogni caso dalla calzatura. Quest’anno per la prima volta nella storia del Gruppo abbiamo un volume d’affari che si aggira sui 107 milioni di euro. Lo stabilimento di Ascoli Piceno produce invece solo compound per prodotti nell’edilizia, arredamento”.
La fotografia di questa realtà industriale.
In cinquant’anni le industrie Finproject si sono affermate in Italia e nel mondo: quattro stabilimenti nell’area adriatica (Ancarano, Morrovalle, Ascoli Piceno), una forza lavoro di oltre 330 unità solo in Italia con un incremento del 10% percento di assunzioni “interinali” negli ultimi mesi, un fatturato complessivo stimato di oltre 100 milioni di euro al 31.12.2015, una spiccata vocazione all’internazionalizzazione con impianti in Canada, Messico, Romania, Cina e India per un totale di oltre 900 addetti.
“L’ingegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono” scriveva il manager marchigiano Enrico Mattei in uno dei suoi celebri discorsi. Euro Vecchiola incarna a pieno la visione del fondatore dell’Eni avendo sempre cercato di immaginare il suo futuro insieme a quello dell’azienda che guidava.
Ai vertici dell’azienda marchigiana oggi ci sono Euro Vecchiola, Presidente CDA e Fondatore, Maurizio Vecchiola, Amministratore Delegato, Nicola Vecchiola, Consigliere e Responsabile Divisione stampaggio, Americo P. Malaccari, Consigliere e Responsabile Impianto di Ascoli Piceno insieme a un management team altamente qualificato e legato all’azienda da ormai molti anni.
Dopo 50 anni Euro Vecchiola con la sua famiglia – azienda, si è voluto fermare a guardare la strada percorsa e quella da percorrere insieme e festeggiare il cinquantenario di una grande azienda italiana, pubblicando un piccolo volume in cui si legge “la storia di un’impresa e dei suoi successi è la storia, la vita innanzitutto di chi l’ha creata e fatta crescere nel tempo con intelligenza e infaticabile voglia di migliorarsi, per sé, per la propria famiglia, per tutti i collaboratori e il mondo in cui vive”.
La storia
La storia delle industrie Finproject è anche quella della straordinaria visione del lavoro del suo Fondatore e Presidente Euro Vecchiola, che negli anni ha dato slancio al business valorizzando ad ogni tappa le risorse umane, le competenze e le eccellenze del proprio territorio sino a rappresentare un esempio di successo imprenditoriale in tutto il mondo. Vecchiola, nato imprenditore, all’intuito ha unito audacia, tempismo ed una illuminata capacità organizzativa cui si deve la solidità e lo sviluppo di tutto il Gruppo.
Mission di Finproject è, come agli esordi, la ricerca costante di materiali e progetti innovativi, stretta collaborazione con i propri clienti e fornitori per garantire il più alto livello di qualità e affidabilità possibili. Il tutto all’insegna della rivoluzione dei materiali extra leggeri sotto il marchio XL EXTRALIGHT in ogni campo di applicazione che il mercato offre.
Le date significative
Il 9 dicembre 1965 il giovanissimo Vecchiola fonda con altri due soci a Montegranaro in provincia Fermo la prima società che, dalle iniziali si identifica nella sigla “VPB”, una piccola impresa del settore calzaturiero nel cuore delle Marche e del centro Italia, specializzata nella produzione ancora artigianale di tacchi e sottopiedi in cuoio per le principali manifatture di scarpe del mercato locale.
La capacità di muoversi in sintonia con le nuove strategie di mercato segna la prima svolta e ci si focalizza sulla produzione delle suole monoblocco, in cuoio e subito dopo in cuoio PVC e in gomma termoplastica TR, le sue prime grandi innovazioni di prodotto. La giovane azienda varca i confini nazionali per affermarsi in Europa, in particolare in Germania, a dieci anni dalla nascita raggiunge 2.500.000 di paia annue di suole prodotte e vendute.
Euro Vecchiola crede fortemente nell’innovazione e nella ricerca, per cui, specializza le piattaforme produttive, assegnando a queste nuove società e siti diversi lo studio e la produzione di tipologie diverse di prodotto, da offrire al mercato.
Tra il 1970 e il 1980 prendono vita i nuovi stabilimenti di Montecosaro, Ancarano, Morrovalle, Ascoli Piceno, unità produttive nate per sviluppare le quote di mercato raggiunte e soprattutto disegnare nuovi scenari di business in tutto il mondo.
Nel 1989 nasce Finproject S.p.A., società capogruppo per gestire il successo delle iniziative societarie grazie al coinvolgimento di alcuni collaboratori dipendenti in qualità di soci.
Da questo momento, grazie al costante investimento in nuove tecnologie di processo e di prodotto, Finproject conquista la leadership indiscussa del mercato, a partire dai prodotti Airweight ed AirGum sino all’ultraleggero per eccellenza XL EXTRALIGHT, con cui si rivede e si diversifica, anche stilisticamente, tutta la gamma dei prodotti e si porta l’esperienza Finproject in nuovi settori.
Primato di eccellenza assegnato, inoltre, nel 1994 e nel 1997, dalle certificazioni internazionali di qualità ISO 9002 e ISO 9001 per la prima volta riconosciute in Europa ad una azienda del settore.
Nel 1996, in Canada, si definisce l’acquisizione di Evasol Plastiques che assume da questo momento il nome di Finproject North America, prima concretizzazione della vocazione internazionale del Gruppo marchigiano. E’ proprio l’impianto canadese a dare il via a nuovi importanti successi sul mercato americano tra cui il famoso sandalo colorato CROCS famoso in tutto il mondo.