Ascoli - Domani al Duomo di S. Emidio ci sarà l’apertura della Porta Santa che avverrà intorno alle 17.30 perché la cerimonia si aprirà alle ore 17 con la processione che partirà dalla chiesa di S. Francesco, i fedeli poi potranno visitare a gruppi il Battistero. Il Vescovo Giovanni D’Ercole, dopo esser entrato nel grande portone della cattedrale aprirà verso l’interno del Duomo la Porta Santa.
Come è fatta:
Patricia Peroni di Ripaberarda ha realizzato i vetri colorati che formano un arco, nella parte alta della porta santa che è stata realizzata da ebanisti ascolani: Ivan e Simone. Un artista abruzzese ha invece realizzato le 14 formelle incastonate nel legno.
Due sono le opere che caratterizzano questo anno giubilare: l’Ostensorio della chiesa della Scopa.
“Ci sono voluti 4 anni ed è il più grande d’Italia visto che è alto 1 metro e 90 centimetri. - dice Don Angelo Ciancotti, parroco del Duomo e Rettore dell’Adorazione Eucaristica Perpetua (la Scopa) – Un’opera anch’essa costruita da artisti ascolani: Dario Di Flavio ha realizzato la base, la raggiera invece è stata prodotta da di Silver Gold Art su disegno mio e di Di Flavio padre.
Verrà presentato domani al termine della messa giubilare e viene intronizzata quando saranno trascorsi i 10 anni dalla apertura della adorazione perpetua cioè il 2 giugno 2016.
Per costruire questo ostensorio non è stato speso nulla. – continua Don Angelo - E’ stato realizzato grazie al contributo degli adoratori: sono state fuse tutte le bomboniere d’argento, i cucchiai d’argento e altro. Siamo arrivati a recuperare così 36 chilogrammi d’argento.
Con il valore di questo argento, cioè circa 18 mila euro, abbiamo pagato chi ha realizzato l’opera e una parte, cioè 9 mila euro, è stata distribuita tra i poveri.
Nell’ostensorio ci sono anche i preziosi che il Vescovo ha donato alla chiesa della Scopa, cioè due orecchini, una spilla, un rubino che S. Emidio porta sull’anello. C’è la città di Ascoli, la spada, la parola a doppio taglio, S. Emidio avvinghiato sulla spada che tira con una mano la città di Ascoli verso l’Eucarestia.
In cima alla spada, nell’impugnatura c’è la Madonna delle Grazie, poi il grande sole che racchiude l’Eucarestia che è grande 19 centimetri.
Per il Giubileo – aggiunge Don Angelo - poi si realizza un altro progetto a cui da tempo si pensava: La Cittadella della Carità che dovrebbe essere realizzata nei locali sottostanti al seminario dove c’è un po’ di tutto: c’è già l’emporio, vi sarà trasferita Zarepta (la mensa dei poveri) perché è diventata troppo piccola per la richiesta che c’è. Troveranno sede lì altre strutture l’idea è quella di creare un polo di aiuto, per la carità”.