Ascoli - “E' arrivata ieri sera dalla Sardegna, - dice Don Angelo, parroco del Duomo - da Ortisei, realizzata dalla ditta Ferdinand Stuflesser da legno di Cirmo, la nuova statua di S. Emidio che verrà portata domani in processione a posto delle vecchia in argento che ora è in una nicchia nella sacrestia del Duomo.
La statua, - spiega Don Angelo - che prende forma e idea per il bozzetto dall'opera “S. Emidio in cattedra” del pittore Romano Cesare Mariani, che si può notare nel “cielo” dell'abside della cattedrale, pesa 2 quintali e 27 chili. La pittura è a olio ricoperta da una patinatura a protezione”.
“Sarà portata a braccia da 12 portatori dal Duomo fino al termine di piazza Arringo. - dice mons. Giovanni D'Ercole - Da li in poi, grazie ad un supporto minimale, proseguirà la processione poiché dodici persone non ce la farebbero a trasportarla a braccia per tutto il percorso.
Non è stato utilizzato il carro con i buoi, contrariamente a quanto scritto da un giornale, non per gli escrementi degli animali sulle strade, ma perché in realtà gli eccessivi sobbalzi dovuti al fondo stradale con il carro avrebbe potuto creare problemi alla statua stessa che non è costruita da un unico blocco di legno ma da parti che sono state assemblate come le braccia e l'angelo che offre la città al vescovo Emidio.
Stiamo comunque pensando ad effettuare il trasporto a braccia per il prossimo anno. Dobbiamo ringraziare il Bim Tronto per il contributo dato per la realizzazione della statua e l'artista Giovanni Giuliani che ha realizzato il blocco di travertino che fa da basamento alla statua del santo in chiesa. Come vedete sul marmo è riportata una scritta in latino che dice “Emidio noi invochiamo te illustre garante come Patrono”.
Domani S. Emidio sarà vestito dal Pastorale benedetto. La messa delle 11,30 sarà officiata da 5 vescovi, compreso il vescovo vicario di Napoli che sarà presente con una delegazione per un gemellaggio con la nostra città”. Il piede della statua lignea che i fedeli baceranno sarà ricoperta d'argento.
In duomo esposto in una lunetta un arazzo del 1700 realizzato dal Nardini appena restaurato.
Il sindaco Guido Castelli evidenzia come siano presenti nella realizzazione della statua lignea i due elementi delle torri e del campanile. E' quanto riporta anche il blasone del Comune. “Occorre ricordare – dice Guido Castelli – che nel mondo, oltre la nostra associazione ascolana S. Emidio nel Mondo, c'è una rete Emidiana, proprio in relazione alla protezione dai terremoti. Esiste in Spagna, a S. Paolo, a Bogotà, in California, dove c'è addirittura una tribù indiana degli “Emidianes”.