Fermo - Si aprirà alla Piccola di Porto Sant’Elpidio venerdì 21 novembre
alle ore 21.15 la terza edizione di Parlare Futuro – Lezioni d’Autore. La novità della fortunata
rassegna,in questo tormentato 2014, è l'essere dedicata ai giovani.
Non sulla
carta, non nella vuotezza delle parole che spesso si odono da più parti, ma
" per i giovani" come depositari
e protagonisti del futuro, agenti di cambiamento in una società globale che
stenta ad accettare la necessità della metamorfosi.
Il ciclo di incontri è promosso dall'Assessorato
al turismo e alle politiche giovanili del Comune di Porto Sant'Elpidio, con
il patrocinio dell'Ambito XX e del Polo Scolastico ISITPS della città, e
con il contributo di numerosi sponsor privati.
La rassegna che negli anni
passati ha ospitato intellettuali del calibro di Umberto Galimberti, Paolo Crepet, Telmo Pievani, Oliviero Beha, Luca
Fantacci torna a discutere di futuro e delle sue mille complesse
implicazioni dal 21 novembre al 12 dicembre,
e lo fa con la consolidata formula di un pubblico interrogante, che molto
spesso non si accontenta, scava, chiede, approfitta della presenza degli ospiti.
L'obiettivo della rassegna è stato fin dall'origine quello di aprire un dibattito e alimentarlo col
contributo di ognuno, magari guidati da un fil rouge che quest'anno sembra
impegnativo: il coraggio.
Una
indagine sul futuro guidata dal coraggio e calibrata sulle aspettattive, i desideri, le
speranze dei giovani. Un'operazione ardita ma possibile data l'autorevolezza degli
ospiti: Simone Lenzi, Lucia Tancredi, Diego Fusaro, Dacia Maraini, Management
del dolore post operatorio, Piergiorgio Oddifreddi.
Musicisti, scrittori,
filosofi, matematici indagheranno sul futuro inteso come categoria di pensiero
e come capacità di ripensare codici e
modelli culturali. Ciò che ancora deve avvenire è una promessa, ha in sé un
carattere illusorio, ma concede spazio alla seconda possibilità, al riscatto da
un passato insoddisfacente, alla salvifica necessità dell'essere umano di
ripartire, talvolta da zero. Rinnovarsi è un’occasione; la crisi economica e
culturale che stiamo vivendo ci impone di guardare al futuro come si guarda ad
una possibilità nella convinzione che il futuro è aperto e dipende dalle nostre
scelte e che i veri protagonisti del cambiamento e dell'avvenire sono i
giovani.
Nessuno scontro generazionale solo la necessità di raccogliere un'eredità
dagli adulti per poter agire con una propria visione, con un proprio desiderio. Per questo è giusto chiedersi se
esistono alternative all’unico modo di vivere che abbiamo saputo elaborare,
scoprire poi che ne esistono mille altri è entusiasmante e rivelatorio.
E' il coraggio la chiave di volta di questi
tempi "bui", il coraggio del cambiamento, dello scombinamento, "Il coraggio della risolutezza di
fronte ad un futuro che ci è sconosciuto".
Non è necessario essere eroi, gli eroi fanno sempre una brutta fine, basta
essere donne e uomini che vogliono vivere quotidianamente il proprio tempo. A
Parlare Futuro sono voci autorevoli nei vari campi del sapere ad offrire una lettura
in divenire, sta poi a ciascuno raccogliere la propria scommessa sul futuro.
L’edizione che si
apre vede sul palco, per primo, Simone
Lenzi, venerdì 21 novembre alle 21.15,
La Piccola di Porto Sant'Elpidio. Musicista, scrittore, frontman dei Virginiana
Miller, ha dato alle stampe il suo secondo libro "Mali Minori". Brevi
racconti di piccole catastrofi guardate con gli occhi di un bambino.
Le piccole insidie che sembra
riservarci il fato, noie quotidiane facilmente superabili e destano amarezza e
un sorriso. Una visione tragi-comica e paradossale che è metafora dello spirito
dei tempi. Una chiacchierata con Simone Lenzi scrittore e musicista, frontman
di uno dei gruppi più interessanti della scena indie.
E fra una domanda e
l'altra chissà che non ci scappi qualche canzone.
A Simone Lenzi seguirà il 27
novembre, la nota scrittrice Lucia Tancredi e il libro della casa
editrice EV "Sognami ancora", il 5 dicembre sarà la volta del giovane
e controverso filosofo Diego Fusaro, già
autore di una pubblicazione sul
coraggio, il 9 dicembre la scrittrice Dacia
Maraini con una lectio sulla
disobbedienza e infine il matematico Piergiorgio
Oddifreddi che ci mostrerà come la visione e la ragione scientifiche ci
possono transitare oltre il buio della crisi.
Il ciclo di incontri è così commentato dalla promotrice della Rassegna, l'assessore Milena Sebastiani:
" La rassegna è stata fortemente voluta dal mio
assessorato e vista come uno dei laboratori per l'elaborazione del futuro. Un
luogo di pensiero, di discussione e di azione per i giovani e dei giovani.
Credo che i giovani rechino dentro una grande promessa di futuro, credo siano
loro i veri motori del futuro, sempre i giovani possono vedere il futuro come
una occasione e una possibilità.
Credo che il futuro sia aperto e la rassegna
uno degli spazi dove raccogliere l'eredità degli adulti in una alleanza
generazionale che non sia stagnazione o conservazione ma movimento,
innovazione, rivoluzione. Mi auguro questo, per loro, per noi. La stessa
autorevolezza degli ospiti siano musicisti o filosofi o matematici, di età
differenti, è stata pensata per questo.
Un patto fra generazioni che può essere
inteso anche in maniera dialettica. Chi l'ha detto che il conflitto non sia uno
spazio di relazione? Tanti stimoli, tanti interrogativi, tanti itinerari
percorribili, per avere un futuro, per parlare di futuro".
La direttrice artistica Oriana Salvucci è sulla stessa lunghezza d'onda:
" Mi piace pensare al futuro come ad una possibilità, come un'occasione nuova. La crisi ha spalancato enormi varchi, grandi spazi aperti dove ridisegnare una visione, una prospettiva, un mondo nuovo. La possibilità di un nuovo concetto di futuro, di cittadinanza, di potere e di coraggio. Mi auspico per ognuno di noi il coraggio della verità, come dicono i filosofi.
Il percorso che abbiamo architettato per questa terza edizione
è audace. Partiamo con Simone Lenzi, musicista e scrittore e finiamo con un
matematico, passando per la scrittura e la musica. Non è indicativo o forse lo
è, la necessità di un po' di logica e razionalità in mezzo a tanto
"guazzabuglio".