Annunziata Galanti nasce a Cossignano esattamente 100 anni fa, il 25 marzo 1914, da Salvatore e Ida D’Angelo, nella casa di famiglia in contrada Crocifisso. Il suo nome è legato alla celebrazione dell’annuncio dell’arcangelo Gabriele a Maria ed il cui onomastico si festeggia il 25 marzo, nove mesi prima del Natale, e all’omonima e celebre chiesa dentro le mura di Cossignano.
Degli otto figli Annunziata era l’unica femmina dedita ai lavori di casa, in quanto l’altra sorella era emigrata in America, e fin da bambina si adoperava per aiutare nelle faccende domestiche. Mentre tutto il resto della famiglia era impegnato nei lavori di campagna, nel terreno di proprietà familiare, la piccola Annunziata si recava a lavare i panni dell’intera famiglia al fiume Tesino, dovendo percorrere alcuni chilometri a piedi, sostenendo il peso del bucato. La tempra di Annunziata si era già dimostrata nella sua fanciullezza, infatti il duro lavoro non è mai stato troppo gravoso ed il suo impegno è sempre stato infaticabile.
Come le bambine dell’epoca, è andata a scuola solo per qualche anno, fino alla terza elementare. Da ragazza, fidanzatasi con Mario Grilli, ha atteso il suo ritorno dalla guerra per quasi 6 anni, vivendo l’asprezza del periodo bellico e il pensiero della dura prigionia del fidanzato in Libia. Al ritorno di Mario, hanno celebrato il matrimonio nel novembre 1946 ed Annunziata si è spostata nella casa del marito in contrada Grazie. Era una grande famiglia con suoceri, fratelli, cognate e nipoti; avevano un terreno di proprietà e tutti si dedicavano al lavoro dei campi. Annunziata ha sempre lavorato duramente nei campi, ponendosi anche come fulcro decisionale della famiglia e come donna di vigorose capacità manuali ed organizzative.
Giunta alla pensione, benché abbia continuato ad aiutare i familiari nei lavori di campagna, si è dedicata appassionatamente all’arte creativa del lavoro al telaio a mano, realizzando dei bei quadri con la tecnica della rete; il maggiore compiacimento è stato quello di poter donare le sue realizzazioni ad amici di famiglia e parenti. Annunziata ha partecipato alla vita della comunità, fino all’anno 2008 insieme al gruppo degli anziani si è recata alle terme di Acquasanta con il servizio di trasporto organizzato dal Comune. I suoi due figli Lea (che dopo il matrimonio si è trasferita ad Ascoli Piceno) e Benedetto, che ha sempre vissuto con la mamma, la descrivono come una madre dal carattere forte, capace di prendere importanti decisioni in famiglia, parsimoniosa, che non ha mai avuto contrasti con gli altri. Non ha avuto la patente e si è sempre spostata a piedi, fintanto che le forze fisiche glielo hanno permesso. Negli ultimi tre anni, dopo un malore ed una frattura, vive con il figlio, la nuora ed il nipote che le prestano le necessarie cure.
Nel corso degli ultimi due anni ben tre centenarie cossignanesi hanno festeggiato l’ambìto traguardo e per il Comune di Cossignano è un bel primato di longevità. Tutto ciò a conferma del primato che vede la nostra regione al top in Italia e in Europa grazie alla sua connotazione rurale e a una sana alimentazione. Infatti, sulla base degli indicatori demografici 2013 dell’Istat, si contano nelle Marche 507 ultracentenari, quattro su cinque sono donne (419 contro 88) e nella sola provincia di Ascoli Piceno 63 hanno oltrepassato il secolo di vita.
Per l’occasione domenica 30 marzo prossimo, dopo la Messa delle 11.00 celebrata dal parroco Don Nicola, il Sindaco Roberto De Angelis insieme al Presidente della Pro Loco Cossinea Simone De Angelis consegneranno alla centenaria l’omaggio floreale, la serigrafia dell’artista Patrizio Moscardelli e la targa-ricordo a nome di tutta la comunità cossignanese e si uniranno, successivamente, alla festa organizzata dai familiari con amici e parenti per l’eccezionale e fausta ricorrenza.