Tre i testimonial blasonati del territorio: il Coro Ventidio Basso, l'Orchestra Vivaldi e la Compagnia dei Folli. Nel suggestivo scenario, allestito nella darsena turistica del porto di San Benedetto, si sono esibiti oltre 130 artisti sul filo conduttore dell’Occulto, del Mistero, dell’Inconscio rievocando senza sosta miti, leggende, personaggi, che da sempre affascinano l'immaginario collettivo in quell'eterna antitesi tra bene e male e tra luce e ombra.
Ad introdurre la serata è intervenuto sul palco il Presidente della Provincia Piero Celani, che ha voluto sottolineare il senso di questa iniziativa : "un grande progetto che dura da quattro anni per accendere i riflettori sul Piceno in tutte le sue valenze cercando di integrare al meglio tutti gli straordinari asset da esso posseduti mostrando ai visitatori il nostro prodotto- territorio nella sua interezza.
Ringrazio gli artisti che, alla consueta e straordinaria professionalità aggiungono, in questa occasione, l'entusiasmo di essere testimonial della propria terra e tutti gli sponsor pubblici e privati che hanno sostenuto con grande convinzione la Provincia per realizzare l'evento.
L'emozione della cultura - ha aggiunto il Presidente - rimane impressa nei turisti favorendo la fruizione del territorio anche in altri momenti dell'anno, alla scoperta delle sue risorse e peculiarità: dalle bellezze naturali, ai teatri, ai centri e nuclei storici, all'artigianato tipico, alle rievocazioni, agli appuntamenti enogastronomici di qualità".
Inizia quindi lo spettacolo: irrompono le note maestose dei 45 musicisti del Vivaldi e gli acrobati della Compagnia dei Folli, sospesi a decine di metri da terra, disegnano nell'aria arcane figure.
Quindi, in perfetta sinergia, giungono le voci potenti dei 50 coristi del Ventidio guidati dal Maestro Giovanni Farina e si susseguono in rapida successione, introdotte dalle voci recitanti di Valerio Ameli e Alessia Baldini, quadri narrativi di straordinaria suggestione: dal Don Giovanni al flauto magico di Mozart, dal Trovatore alle streghe di Macbeth di Verdi fino ai Carmina Burana di Carl Orff, con un omaggio anche alle leggende del Piceno attraverso la mitica Sibilla, citata nel Dies Irae della Messa da Requiem.
In un crescendo di pathos, fra trampolieri e mangiafuoco, gran finale a sorpresa con i fuochi d'artificio che illuminano la scena tra gli applausi scroscianti tributati a tutti i protagonisti, in particolare alle soprano Barbara De Angelis e Silvia Ottaviani, magnifiche interpreti in un evento che ha costituito uno degli appuntamenti clou dell'estate picena.