L’uomo che parlava al dinosauro

L’uomo che parlava al dinosauro

In anteprima la mostra "La conquista del cielo" in programma ad ottobre

Non si tratta della trama di un film ma di una storia vera. La storia della collezione Recchi, che venerdì 27 luglio alle ore 21.30 ad Ancona, al Museo Archeologico Nazionale delle Marche, sarà al centro dell’incontro “Fossili e archeologia a Serrapetrona: anteprima di una mostra”, nell’ambito del calendario di appuntamenti estivi a Palazzo Ferretti.
Umberto Nicosia della Sapienza Università di Roma, Nicoletta Frapiccini dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e Adriano Marucci, sindaco di Serrapetrona, racconteranno la straordinaria scoperta risalente al dicembre 2006:  Giorgio Recchi, geologo 68enne, viene trovato morto nel villino di Serrapetrona dove vive solo, attorno a lui uno strabiliante museo privato, con reperti preistorici, vasi etruschi ed ellenici magnificamente dipinti, bronzetti votivi, oggetti d’ornamento piceni, reperti egizi e di epoca romana, monete in bronzo, argento e oro; e poi reperti fossili: esemplari di antropodi paleozoici, invertebrati primordiali, anfibi e rettili acquatici, rettili volanti e uccelli primitivi, mammiferi antichi. E soprattutto, lo scheletro ricostruito di un dinosauro di circa 75 milioni di anni fa, lungo sui 4 metri. Un tesoro inestimabile di 839 reperti paleontologici, 305 reperti archeologici e 1377 reperti numismatici. Un eden personale che questo personaggio colto e schivo ha costruito negli anni, abbinando in modo affascinante la vita dell’avventuriero appassionato d’arte e storia, segretamente impegnato in spedizioni in tutto il mondo, alla rassicurante tranquillità della provincia.
Da questo ritrovamento eccezionale è stata avviata l’attività di recupero, studio e valorizzazione che vede coinvolti il Comune di Serrapetrona, il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e la Sapienza Università di Roma. La fase di analisi e catalogazione è ancora in corso, ma gli esperti hanno già riconosciuto il grande valore scientifico della collezione, destinata a diventare un riferimento per studiosi a appassionati a livello internazionale.
Per rendere fruibile al grande pubblico il “tesoro di Sarrapetrona” è stato avviato un percorso di musealizzazione, con una prima mostra nel 2010 incentrata sui reperti acquatici. La seconda esposizione, in programma dal 6 ottobre 2012 al 30 giugno 2013, permetterà di ammirare per la prima volta il reperto più imponente: il dinosauro o, più precisamente, un esemplare di Prosaurolophus del Cretaceo Superiore (75 milioni di anni fa) del Nord America.  Accanto, una selezione di reperti archeologici e paleontologici accumunati dal tema del volo, da qui il titolo della mostra: “La conquista del cielo”.
L’evento del 27 luglio si concluderà con una degustazione di Vernaccia e dolci tipici di Serrapetrona, offerta dal Comitato di tutela della Vernaccia di Serrapetrona docg.
 

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