Domenica ad Ascoli l’Asta della Solidarietà

Domenica ad Ascoli l’Asta della Solidarietà

Testimonial di quest'anno gli attori Claudia Koll e Neri Marcoré

La manifestazione è in programma domenica 16 dicembre ed è promossa dalla Provincia per finanziare con il ricavato della vendita di opere d’arte, progetti di cooperazione nei paesi del Sud del mondo. Finalità e contenuti dell’iniziativa sono stati illustrati dal presidente della Provincia Massimo Rossi, dagli assessori provinciali alla Pace Licia Canigola e all’Agricoltura Avelio Marini, dal curatore dell’asta Augusto Piccioni e dal presidente della Consulta Provinciale per la Pace Nazareno Quinzi. Quest’anno, tra l’altro, l’asta ha avuto due testimonial d’eccezione del mondo dello spettacolo  particolarmente  sensibili verso attività solidali come Claudia Koll e Neri Marcorè. «La manifestazione ha acquisito una risonanza notevole a livello nazionale - ha dichiarato il presidente Rossi – tanto che, grazie all’asta, è cresciuta la conoscenza dell’attività delle numerose associazioni del territorio che realizzano progetti di cooperazione. La Provincia inoltre – ha proseguito Rossi - ha deciso di destinare l’8 per mille di ogni nuovo investimento dell’edilizia scolastica per cofinanziare la costruzione di aule nei paesi del Sud del mondo». «Le edizioni precedenti hanno consentito di raccogliere più di 480 mila euro destinati al finanziamento di attività di importanti cooperazione come realizzazione di pozzi d’acqua, corsi di formazione per l’avvio di attività artigianali, acquisto di attrezzature sanitarie – ha sottolineato l’assessore Canigola - quest’anno, in particolare, ci impegneremo per la realizzazione di quattro progetti principali da attuare in Argentina, Etiopia, Iraq e Bolivia a sostegno dei poveri e delle donne». L’assessore Marini ha infine ricordato i progetti di cooperazione (come “Cheese for peace” o la coltivazione di “orti sociali” in Mali) già avviati e legati al concetto della  sovranità alimentare, cioè all’importanza per ogni nazione di produrre innanzitutto prodotti locali per il proprio sostentamento e non solo destinati all’esportazione.