Peccato davvero per l’ostacolista Giovanni Mantovani (Sport Atl. Fermo), primo in assoluto della spedizione azzurra a scendere in pista con uno dei migliori accrediti, che ha visto, purtroppo, infrangersi il suo sogno contro il terz’ultimo ostacolo della sua batteria condotta fin lì in testa con bella sicurezza e con la qualifica ormai praticamente in tasca. Adesso Giovanni che ha al suo attivo ha un personal-best di 13.81, potrà, però, rifarsi già la prossima settimana agli EYOF, il Festival Olimpico della Gioventù Europea, di Belgrado. Non si poteva chiedere di più, invece, a Chiara Natali (Atl. Elpidiense Avis-Aido) partita per la rassegna iridata dopo uno stop degli allenamenti di oltre una settimana a causa di un fastidioso incidente in spiaggia. La giovane elpidiense è, comunque, riuscita ad approdare in semifinale con 56.12, ma, com’era prevedibile vista la sua condizione, non è riuscita ad andare oltre. Nonostante tutto Chiara ha anche corso una frazione della staffetta mista, specialità in cui un anno fa alle Gymnasiadi di Salonicco, aveva festeggiato la medaglia d’argento con tanto di record italiano. Ad Ostrava le azzurrine si sono dovute, invece, accontentare soltanto della quinta migliore prestazione italiana all-time, 2:13.04. Fuori al primo turno, infine, il promettente lunghista Matteo Prencipe (Atl. Sangiorgese Tecnolift – 6,88 m) e il bravo martellista Mauro Biondi (Collection Atl. Sambenedettese – 62,33 m). A Debrecen, in Ungheria, sono, invece, andati in scena gli Europei under 23. La quattrocentista portorecanatese Donata Piangerelli (Sport Atl. Fermo) ha coronato la sua prima volta in Nazionale, arrivando ad un passo dalla medaglia di bronzo con la staffetta 4x400 (3:34.39), superata per un soffio dall’Ucraina (3:33.90). In finale, quindi, i discoboli Giovanni Faloci, ex dell’Atletica Avis Macerata, e l’ascolano Nazzareno Di Marco, rispettivamente settimo con 55,84 e ottavo con 54,45.
AL MEETING DI FABRIANO LA VELOCITA' FA SCINTILLE
Già, l’anno scorso la riunione organizzata dalla rinata Atletica Fabriano si era caratterizzata per una serie di brillanti performance, tutte nel segno della velocità, segno evidente della perfetta vocazione da sprint della pista. E anche quest’anno sul rettilineo dell’anello della città della carta non sono mancate le scintille ad opera di protagonisti della scena nazionale, tra cui diversi azzurri in partenza per i prossimi Mondiali di Osaka, oltre che sicuri protagonisti degli imminenti Tricolori Assoluti di Padova.
A livello maschile, sui blocchi di partenza dei 100 m c’erano, infatti, il sangiorgese delle Fiamme Oro, Luca Verdecchia, Giovanni Tomasicchio (Amatori Atl. Acquaviva) e Maurizio Checcucci (Fiamme Oro). Ed è stato proprio quest’ultimo il più veloce di tutti scattando al traguardo in 10.37. Secondo Verdecchia (10.41) e terzo Tomasicchio (10.55).
Nell’alto maschile, vittoria per il carabiniere Nicola Ciotti che, alla terza prova, ha superato l’asticella a quota 2,25 m, tentando, poi, senza successo anche i 2,28 m.
Decisamente scoppiettanti i 200 m grazie alla freccia della velocità azzurra Anita Pistone (Esercito), vincitrice in 23.68 sulla portacolori della Forestale, Manuela Grillo (24.01), mentre, a livello maschile, grande ritorno del siciliano Alessandro Cavallaro (Fiamme Gialle), al traguardo in 21.35, davanti a Roberto Donati (Esercito – 21.59) e Filippo Reina (Atl. Avis MC - 21.80).
Sulle barriere alte, ottime prove di Marzia Caravelli (Jaky-Tech Apuana – 13.67) e della fermana dell’Esercito Marta Tomassetti (13.70). Tra gli uomini dei 110hs successo di Elton Bitincka (ACSI Campidoglio Palatino – 14.10) sul sangiorgese Giorgio Berdini (Aeronautica – 14.36) e sul recanatese Andrea Cocchi (Aeronautica – 14.40).
Nei 400hs, successo di Giovanni Diamanti (Aeronautica – 52.57) su Stefano Savi (Atl. Avis MC – 53.22) e di Anna Pane (Forestale - 58.61) su Marta Oliva (Esercito – 59.59).
La velocista junior Francesca Ramini (Sport Atl. Fermo) ha fatto il suo debutto ufficiale nei 400 m ottenendo il secondo posto (56.93), dietro a Chiara Bazzoni (Esercito – 55.93). Nel giro di pista maschile, invece, vittoria di Emanuele Magi (Bruni Atl. Vomano – 48.72) su Carlo Foresi (Sacen Corridonia – 49.10). Nei 1500 m, protagonista Gabriele Carletti (Atl. Fabriano-Osimo), davanti a tutti in 3:56.20.
Nel lungo l’anconetano Roberto Borromei (Bruni Atl. Vomano 7,46) ha, quindi, affrontato il temibile Francesco Agresti (Fiamme Oro – 7,50), mancando il gradino più alto del podio per appena 4 cm.
Il salto con l’asta ha, invece, raccontato un nuovo capitolo del duello ad alta quota tra Matteo Rubbiani (Aeronautica) e Sergio D’Orio (Fiamme Gialle), vinto proprio da quest’ultimo per 5,40 a 5,30 m.
Nel triplo femminile, infine, Francesca Carlotto (Fiamme Azzurre) ha avuto la meglio con la misura di 13,30 m, su Silvia Cucchi (Fiamme Oro – 12,88) e Giovanna Franzon (Forestale – 12,63).