Tutta la città si augura si trovi un'intesa. L'Ascoli non può fare a meno del suo stadio
D'altro canto non peteva essere altrimenti. Tra una manciata di giorni la squadra, anche se incompleta, parte per il ritiro e non ha uno stadio per poter effettuare nemmeno le prove atletiche. L'incontro dunque: giovedi o venerdi alle 12, le due parti si incontreranno (verosimilmente Antonelli per l'Ascoli e il sindaco per il Comune). Si siederanno e insieme cercheranno di risolvere il rebus (diventato barzelletta e scandalo). Riusciranno nell'impresa? Tutta la città si augura di si e Benigni è fiducioso, ha solo ieri aveva dichiarato di sentirsi sereno e auspicando una risoluzione in tempi brevi. Ora ci siamo.
Uno scambio di telegrammi ha sortito l'effetto sperato. dopodomani, al massimo venerdì, il sindaco si è dichiarato disponibile dalle 12 alle 15. Tre ore per trovare un accordo.
Accantonati ricorsi, smentite, avvocati, lucchetti e silenzi si torna finalmente a parlare in concreto. L'obiettivo è stipulare una convenzione (che per l'Ascoli è ancora in piedi) per stabilire definitivamente i rapporti tra società e comune per la gestione dello stadio. Senza contare che c'è da definire anche la questione degli arretrati. Cioè definire il pagamento dei sospesi cominciato in quella conferenza dei servizi che portò ad un semplice foglio di carta firmato dai presenti ma senza alcun valore, dato che il rappresentante legale del'Ascoli, Roberto Benigni, non c'era. Pe la cronaca la conferenza dei servizi era stata convocata per i lavori urgenti dello stadio, ma il sindaco Celani ne approfittò per ridiscutere la convenzione che ritenne scaduta.