Sonetti: se Benigni vuole, resto

Sonetti: se Benigni vuole, resto

Il nodo da sciogliere sulla conduzione della prossima stagione

"Si può fare, ma Sonetti deve prendere atto dei nostri programmi e condividerli".  E' già tempo di pensare al futuro,  dopo la partita contro il Torino che ha sancito la retrocessione in serie B.  Si riparte, dunque e il primo nodo da sciogliere è quello dell'allenatore. Sonetti è legato all'Ascoli anche per la prossima stagione, tuttavia non sembra chiara la volontà del presidente.
"Ho un contratto con l'Ascoli anche per l'anno prossimo, ma deve decidere la societa", dice Sonetti che nella scorsa settimana da più parti è stato dato in partenza. "Non ho segnali in questo senso da parte dei dirigenti dell'Ascoli e comunque andare via dopo una retrocessione non mi fa piacere, chi mi conosce lo sa. Ma non spetta a me decidere". E se Benigni le dicesse "Nedo resta e riportaci in serie A"? "Sarebbe un ragionamento intelligente che mi piacerebbe tanto", risponde Sonetti, conscio però che "la serie A è un campionato difficile, ma anche in B non si scherza".   E qui entrano in ballo i programmi societari. Le finanze non permettono grandi voli, anche se Benigni medita una svolta rispetto al recente passato, che comporterà inevitabilmente l'apertura dei cordoni della borsa. "Siamo pronti per ripartire, ma basta coi giocatori in prestito, perché è vero che abbiamo avuto così qualche buon elemento, ma è altrettanto vero che alla fin fine lavoriamo per valorizzare ragazzi di altre società e non possiamo programmare", spiega Benigni, che vuole "più calciatori di proprietà" per l'immediato futuro. E sul discorso allenatore il patron bianconero apre a Sonetti. "C'é un contratto, ci parlerò, ma non c'é fretta, anche perché quello che conta sono i programmi. Sonetti ha le sue qualità, è un ottimo allenatore e anche quest'anno ha fatto buone cose. Può restare, ma deve essere disponibile a sposare il nostro progetto di ringiovanimento della squadra".