La squadra parte bene e va in vantaggio, poi Amoruso sale in cattedra
Gli uomini di Sonetti hanno onorato al massimo l'impegno riaprendo poi la partita nel finale con Bonanni, ma il 2-3 finale condanna il picchio. La prossima partita, ormai inutile, si giocherà al Bentegodi di Verona il 2 maggio contro il Catania. La cronaca. Sonetti si affida al tridente che mette in difficoltà la difesa della Reggina. Gli avanti ascolani sono autentiche spine nel fianco degli avversari. L'Ascoli domina la partita in avvio sfiorando il vantaggio già dopo pochissimi minuti con Bjelanovic: l'attaccante croato arriva in ritardo all'appuntamento con il gol. L'assalto continua e al quarto d'ora arriva l'1-0. La punizione di Fini dai 20 metri è da oscar. Il vantaggio è meritato.
La Reggina pareggia al primo affondo, al 24°. Amoruso, servito da Foggia: realizza, con Eleftheropoulos che respinge il primo colpo di testa dell'attaccante. 1-1. Dopo otto minuti la Reggina passa in vantaggio, ancora con Amoruso, al termine di una bella azione personale. Nella ripresa, dopo 7', lla Reggina chiude la partita: Foggia, ex di lusso, dopo una bella cavalcata, trafigge Eleftheropoulos. La Reggina tiene palla, e l'Ascoli ha il grande merito di giocarsi la gara come aveva detto Sonetti alla vigilia, cioè con umiltà. Rischia di subire il quarto gol, ma riapre il match al 37' con un bolide di Bonanni sul quale Campagnolo nulla può. Mancano 10 minuti e le emozioni non sono finite: l'arbitro Rocchi concede un rigore discutibile agli ospiti, ma Bianchi si fa ipnotizzare da Eleftheropoulos che indovina il lato giusto, parando il tiro. L'Ascoli finisce la partita con un'altra sconfitta, che significa serie B.