Nella ripresa la differenza la fanno la grinta e la determinazione
L'Ascoli subisce la terza sconfitta consecutiva dopo quelle rimediate con Massa Marittima e Castenaso. Contro un Gaeta assetato di punti alla ricerca della matematica salvezza, i bianconeri offrono una prestazione in linea con l'ultimo incontro casalingo, disputando venti minuti ad alto livello conquistando anche sei gol di vantaggio. Ancora una volta si è rivelata fatale al sette di Fonti la seconda frazione di gioco, con i padroni di casa che sono riusciti a recuperare prima del riposo uno svantaggio di –6. Subito arrembanti i minuti iniziali della partita per l’Ascoli; al 12’20 è sul 4-9 con il terzino Cotellessa incontenibile, autore di 4 reti, adottando una difesa attenta e molto chiusa e andando via in attacco con manovre veloci.
Prosegue il predominio bianconero, con un gioco fatto di continue ripartenze, ribadito al 17’ con Salvucci che realizza dai sette metri il 7-13(massimo vantaggio). Gaeta non ci stà, inizia a difendere forte prende Cotellessa ad uomo, ora è l’Ascoli che fatica a contenere le iniziative avversarie e nella seconda parte del primo tempo subisce un micidiale parziale di 9-3, con lo straniero Horvath in evidenza. Il primo tempo si chiude con il risultato di 16-17 con gli uomini del presidente Antetomaso che falliscono la parità.
Nella ripresa la differenza la fanno la grinta, la determinazione e soprattutto la panchina lunga dei laziali mentre la squadra guidata da Marcello Fonti appare come gli succede da circa un mese a questa parte in debito di ossigeno e di idee. Il ritmo di gioco si fa incalzante, complice una serie di errori sottoporta degli attaccanti ascolani, con i padroni di casa che si portano in avanti sul 28-24 (49’40). Due reti di Cotellessa riducono le distanze (28-26), ma i bianconeri non riusciranno più a ribaltare le sorti dell’incontro.
Il terzino bianconero è l’ultimo ad arrendersi,gli dà una mano Fonti, troppo poco; la difesa laziale non fa troppa fatica a difendere, il resto della squadra offre solo timidi segnali di risveglio. L’Ascoli tenta il forcing finale ma non è davvero giornata, Matarazzo e Fiorenzano firmano reti importanti e l’incontro termina sul 33-30. Per i locali Onelli fa il bello e il cattivo tempo ma anche Matarazzo e Horvath danno un importante contributo alla vittoria della matematica salvezza. La palma del migliore in campo, con enorme piacere ci piace attribuirla alla coppia arbitrale Farinaceo Vincenzo e Guttaduro Emanuele, autori di una direzione di gara equilibrata e senza sbavature, sicuramente se nel corso del campionato la squadra ascolana avesse avuto direzioni di gara di questo livello oggi avrebbe avuto diversi punti in più in classifica.