Partita vivace e combattuta. Guberti il migliore bianconero in campo.
Per l'Ascoli Bjelanovic e Soncin in attacco. La Lazio è in formazione annunciata.
Gli ospiti, in questi ultimi otto incontri, sono andati sempre in gol, per un totale di 19 reti realizzate. Lo hanno fatto anche oggi, contro un avversario ostico. Tutto è avvenuto negli ultimi venti minuti della partita, davanti a circa diecimila spettatori, di cui oltre la metà paganti.
Al 25' della ripresa Guberti va via sulla fascia sinistra, splendido cross in area laziale sul quale svetta di testa Soncin che segna la rete dell'1-0 per l'Ascoli, approfittando di un'uscita incerta di Peruzzi. Dopo tre minuti la Lazio va in attacco con Ledesma che mette un pallone in area bianconera, Eleftheropoulos si oppone al primo tiro di Pandev, ma nulla può sul successivo tiro di Rocchi che sigla l' 1-1. Il gol era in fuorigioco. Non se ne accorge l'assistente dell'arbitro.
Le emozioni non sono finite: al 30° Brighi assegna all'Ascoli un rigore per un fallo di Stendardo, poi giustamente espulso, su Bjelanovic: sul dischetto va Di Biagio che porta l'Ascoli sul 2-1. Tripudio sugli spalti.
A sei minuti dalla fine la beffa: Ledesma mette un bel pallone in area ascolana dove Jimenez, lasciato indisturbato dalla difesa bianconera, firma il 2-2 con un destro tanto preciso quanto violento.
In coda si complica il cammino per la salvezza. Ora l'Ascoli dovrà vincere le partite in casa e accorciare da subito i punti che la dividono dall'ultimo posto utile della serie A. il Messina affonda contro il Milan e si attesta a 24 punti, 4 più dell'Ascoli. Il Parma pareggia contro il Catania, sale a 2, abbandona la penultima posizione e si pone un punto sotto alla Reggina. Il pari, alla fine, non è utile a nessuna delle due squadre: la Lazio perde due punti sulla Roma, l'Ascoli dopo aver provato a vincere, allunga l'agonia verso la B. Bjelanovic (diffidato) salterà la sfida di mercoledì con il Milan.